Partito dei Pensionati anche a Molfetta
Se siamo uniti diventeremo qualcuno, se siamo divisi continueremo ad essere nessuno. È una riflessione che ben delinea quella sinergia collettiva che ogni partito dovrebbe concretare e non lasciare aleatoria: è un assunto che il Partito Pensionati, appena approdato a Molfetta, vorrebbe rendere manifesto ed effettivo. La necessità di associarsi in maniera determinante e differente da quella che ha ispirato ogni altro tipo di associazione finora adottata per la categoria è stata voluta dal suo attuale Segretario Politico, Paolo Montebello, consapevole delle richieste di pensionati, lavoratori prossimi al pensionamento, invalidi, anziani, giovani disoccupati, che qui a Molfetta “hanno captato una certa indifferenza ed inefficienza delle altre fazioni politiche, memori della loro esistenza in occasione delle competizioni elettorali, come mero numero e non come centro di interessi da salvaguardare”. L'intenzione dominate è rendere il partito “portavoce dei numerosi e sacrosanti bisogni dell'individuo sempre trascurati, se non ignorati o artificiosamente esclusi e, allo stesso tempo – ha sostenuto con audacia il dott. Montebello – combattere il tentativo di abbattere gli istituti di democrazia formale che, anzi, vanno quotidianamente e senza soluzione di continuità arricchiti di democrazia sostanziale e quindi di contenuti socialmente validi”. Si tratta essenzialmente di applicare a livello locale le linee nazionali del partito, in riferimento innanzitutto ad una completa revisione del sistema pensionistico: dalla “giusta rivalutazione annua di tutte le pensioni, in base al vero aumento del costo della vita, revisionando il calcolo dell'indice ISTAT e rivalutando tutte le fasce di pensionamento, sino all'abolizione del cumulo di reddito tra coniugi per le persone dirette, con la volontà di garantire la pensione di reversibilità della pensione del coniuge defunto in misura del 100% e non del 60%”. Alcune questioni molfettesi, quali i tempi di attesa, “vergognosamente lunghi per visite ed esami ospedalieri, che palesano una latente inefficienza del sistema sanitario, di contro a tasse, contributi, imposte e nuovi balzelli, i finanziamenti alle associazioni di anziani e pensionati ed alle università libere e della terza età”, hanno la necessità di essere risolte, quanto meno affrontate, senza dimenticare il sussidio da conferire alle famiglie che assistono anziani non autosufficienti ed un severo controllo dei prezzi sui medicinali. Presso la sede del partito è ubicato un patronato FENALCA (Federazione Nazionale Autonoma Lavoratori Commercianti Artigiani), associazione senza scopo di lucro, che rappresenta e tutela gli interessi economici e sociali di tutti i lavoratori, anche dell'agricoltura e delle attività connesse, pensionati nel campo pensionistico e previdenziale, comprese le casalinghe, i collaboratori, i disoccupati. Alla fondazione del partito hanno collaborato Raffaele de Bari (coordinatore generale), Ruggera Racanati (tesoriere), Massimo Grillo (consigliere aree tematiche), Luigi Squeo (addetto stampa).
Autore: Marcello la Forgia