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Pallavolo. Derby: Molfetta Volley sicura e vincente La squadra biancorossa si aggiudica in maniera limpida il derby cittadino superando nella tecnica la squadra avversaria
19 novembre 2009

MOLFETTA - In una palestrina gremita di genitori curiosi di vedere in campo le reali differenze tra le due formazioni, la Molfetta Volley si esprime in una performance corale  che gli consente di aggiudicasi per 1 a 3 la partita (fuoricasa). Determinanti la voglia di vincere e  la qualità di gioco espresse dalle biancorosse.
Nello spogliatoio, in un discorso molto apprezzato prima della partita, l'allenatore ribadiva la piena fiducia verso questo gruppo:
"Le partite precedenti, con la loro "storia", possono rimanere un momento transitorio di questo campionato. La classifica è un giocatore che non entra mai in campo; in campo contro tutti gli avversari dovete portare le vostre capacità tecniche che sono autentiche e sulle quali io credo. Vi chiedo attenzione costante e l'impegno ad applicare durante l'arco di tutta la partita quella organizzazione di gioco provata in allenamento, di non facile applicazione a causa della giovane età di molte di voi, ma di cui solleciterò padronanza da parte vostra in tutto l'arco del campionato.   Rimanete tranquille e credete di più in voi stesse perché vi chiedo cose assolutamente realizzabili da parte vostra; così come mi impegno io ad essere tranquillo al vostro fianco con qualsiasi esito, dall'incontro di oggi e a quelli a venire."
Questa la sintesi del discorso dell'allenatore; dopo questa premessa la squadra biancorossa entra in campo e subito sembra rispondere alle richieste del proprio allenatore perché il punteggio subito si allunga: il primo parziale le vede in vantaggio per 11 a 5.
La direttiva per le "muratrici" biancorosse Marica Romano e Marzia De Gennaro dice: osservata speciale Annalisa Pappagallo, non deve passare! Direttiva nell'arco della partita rispettata, la stessa De Gennaro si impone a muro contro la sua amica nella vita Daniela Spaccavento. Annalisa Pappagallo vuole dimostrare però quanto di buono fatto finora con la sua squadra e se non può essere determinante con l'attacco ci riesce subito con la battuta realizzando cinque break consecutivi. La Molfetta Volley accusa il colpo, si disorienta e perde la sicurezza, i fantasmi della partita contro il Gioia riappaiono. Esce momentaneamente Raffaella Ayroldi ed entra la under 16 Ilaria Porcelli. Le biancorosse guardano semplicemente le palle "piazzate" nel proprio campo, sono ferme e il punteggio dà ragione al campionato delle avversarie: primo set 25 a 16.
" Che cosa dobbiamo fare?" E' la domanda che il palleggiatore Serena Abbattista pone al suo allenatore che,  mantenendo quello che ha promesso cioè non arrabbiarsi, risponde tranquillamente: "avete letto (inquadrato) le vostre avversarie, bene, ora disponetevi e applicate le indicazioni che ho già dato in allenamento, la partita va vinta, ma dovete farlo voi, io, tatticamente, non ho bisogno di disporvi diversamente!". Il significato di queste semplici parole era che l'allenatore chiedeva alle ragazze uscite dal campo come gruppo, di rientrarvi come  squadra. 
Un'altra direttiva da osservare era quella di disorientare la "retroguardia" avversaria che vede nel  libero Simona Caputo, impressione confermata dal primo set, la persona che "regge e misura" le posizioni della  difesa. Disorientando lei, si disorienta e si porta all'errore le sue compagne e questo è importante in una squadra che fa della stabilità difensiva il successo in questa prima parte di campionato. Come? A parole semplici il palleggiatore deve avere contemporaneamente più soluzioni di attacco e portare la palla "là dove non batte il muro", la difesa avversaria  può razionalizzare solo dopo che l'azione è già terminata. A parole semplici, ma quando sei nel campo tutto il movimento della squadra che segue alla parola "contemporaneamente" rischia di annebbiarti la mente e ottenere l'esatto contrario di quello che vuoi fare. Per questa stupida parola le squadre si affidano ad atleti già formati, il nostro allenatore ritiene che questa parola diventi parte del vocabolario delle biancorosse anche a costo di essere impopolare. 
 E' eloquente la maniera in cui Serena Abbattista incita le proprie compagne al rientro in campo. Toccandosi la testa con le mani urla alle compagne: "Testa ragazze, testa!!". Francesca Campanale è stata "beccata" dalla battuta nel primo set e le avversarie vogliono ritornare a fare lo stesso lavoro, ma questo è un errore perchè il carattere di Francesca è forte e rientra in campo da leone ferito, ora ha voglia di riscatto e con lei tutte le sue compagne che non permetteranno più alla battuta avversaria di essere determinante. La Molfetta Volley và senza perdere più né la testa, ne  un set, nonostante le ragazze  della Pegaso provino a rimontarle durante la partita. Sara De Biase, il libero, riesce a coprire i pallonetti velenosi che hanno fatto male nel primo set, assistita in difesa e a muro da una Raffaella Ayroldi, pur limitata dal dolore alle ginocchia (dovrà fermarsi due turni), e quindi permettono a Serena Abbattista  di rilanciare la squadra nella sua azione di attacco optando per la soluzione di forza con Francesca Campanale, oppure nella leggera ma imprevedibile esecuzione  di Carla Sgherza. Meno cercata la soluzione al centro, ma alle centrali abbiamo già definito cosa era stato richiesto. La Molfetta Volley vince i rimanenti set (18-25; 22-25; 16-25) sgretolando la sicurezza difensiva dell'avversario.  L'epilogo del quarto set mostra in due splendide azioni quanta potenziale efficacia ci sia  nel gioco che  la Molfetta Volley vuole acquisire costantemente in campo. In un'azione  "alla mano" la palla passa in un "nanosecondo" dalle mani Sara De Biase alle mani del palleggiatore  Serena Abbattista, l'attenzione delle "ragazze Pegaso" è "sviata" dal  movimento di tutta squadra e guardano l'opposto e il centrale;  sono ancora con i piedi per terra  quando Francesca Campanale è già con il braccio sulla rete, davanti a se un'autostrada. La palla arriva nei quattro metri di campo avversario quasi lasciando l'impronta per terra. La stessa azione si ripeterà in seguito e sarà conclusa con una splendida "pipe" di uguale potenza.
Vince la Molfetta Volley, e possiamo dire, contro una squadra di vertice perchè la Pegaso ha confermato che quanto di buono fatto fino ad oggi non è semplicemente un fatto casuale, il danno maggiore di questa partita potrebbe essere per loro un raffreddamento di quel entusiasmo che  ha consentito questo buon avvio di campionato; per noi il pericolo è un inutile abbandonarsi a facili entusiasmi.  Abbiamo giocato un buon derby, non sappiamo realmente  se questa partita rappresenti una chiave di svolta, però una cosa possiamo dire che la nostra squadra nei momenti in cui riesce ad esprimersi con il gioco è forte ed  è bella a vedersi, anche se ci viene sempre ribadito che nello sport solo chi vince ha  ragione; perlomeno almeno per questa volta la ragione è dalla nostra parte!
La prossima partita si giocherà in casa; appuntamento nella palestrina alle ore 18:00  sabato contro il Team Volley Castellaneta…. "Testa ragazze, testa!!"
( I commenti sulle under 16 e 18 saranno sintetizzati la prossima settimana)
 

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