Palazzo Dogana di Molfetta, accordo tra Comune e Demanio per la rivalutazione dell'immobile
MOLFETTA - Il ministero dell'Economia e delle Finanze, l'Agenzia del Demanio e il Comune di Molfetta hanno firmato oggi il Protocollo d'Intesa, nell'ambito del programma Valore Paese, per il recupero e la valorizzazione della "ex Dogana Vecchia" (foto), immobile di grande pregio che appartiene al demanio storico-artistico dello Stato e si trova sulla banchina Seminario a poca distanza dal Duomo romanico.
Il Protocollo prevede inoltre lo spostamento degli uffici dell'Agenzia delle Dogane e della Capitaneria di Porto, che fino a oggi occupavano in parte i locali della "Ex Dogana Vecchia", in due edifici messi a disposizione a titolo gratuito per i primi 6 anni, dal Comune di Molfetta, rispettivamente in Vico I Poli e in Via Carnicella.
Il progetto di riqualificazione della "ex Dogana Vecchia", che necessita attualmente di interventi di recupero, sarà finalizzato alla realizzazione di attività turistico-ricettive o alla definizione di un nuovo utilizzo dell'immobile che ne possa garantire la valorizzazione più idonea, tenendo conto degli esiti delle verifiche di fattibilità già in corso e della pianificazione urbanistica esistente.
L'operazione potrà anche avvalersi dell'utilizzo della concessione di valorizzazione a 50 anni, lo strumento a disposizione dell'Agenzia del Demanio per promuovere, con la collaborazione degli enti locali interessati, investimenti pubblici e privati.
Il recupero della "ex Dogana Vecchia" si inserisce in un percorso più ampio, condiviso tra Agenzia del Demanio e Comune di Molfetta, che riguarda non solo la valorizzazione di un immobile dal grande pregio storico-artistico ma anche il rinnovamento e la riqualificazione urbanistica dell'intera area del centro storico e della fascia costiera della città.
Ci auguriamo che la nuova amministrazione comunale di Molfetta che verrà fuori dalle elezioni del 13 e 14 aprile, ora che l'election day (il voto contemporaneo per le politiche e le amministrative) è stato accettato anche dal centrodestra, possa destinare questo edificio ad un'associazione culturale e non farne un albergo come auspicava qualcuno.
Se ne parlerà sul prossimo numero della rivista "Quindici".