Outlet, quale impatto sul territorio?
I rischi per l'ambiente del nuovo insediamento commerciale
Ventisei ettari sono una striscia di terreno larga cento metri e lunga due chilometri e mezzo.
A regime vi lavoreranno 700 persone: un incremento di circa il 2% dell'occupazione (se gli assunti dovessero essere tutti molfettesi). Altri 600 occupati verranno dall'indotto. Nella maggioranza, suppongo, addetti alle pulizie e alla manutenzione (in buona parte si tratterà di extracomunitari?)
In cambio le emissioni da gas di scarico aumenteranno di un buon 20%, con un pari incremento delle malattie da traffico (respiratorie e tumorali).
Il giro d'affari della città della moda sarà di 600 milioni di euro l'anno. In stipendi alla città ne torneranno diciamo 3. In tasse molti di più. Aumenterà, si spera, la quantità e la qualità dei servizi comunali. Probabilmente aumenteranno anche i movimenti bancari e forse ci sarà un calo dei tassi praticati (a chi?). Ci saranno sicuramente più occasioni per chi fornisce servizi nell'ambito della comunicazione, del marketing, della cartellonistica. Si incrementerà notevolmente il lavoro delle tipografie. Probabilmente le nostre società sportive troveranno sponsor più generosi.
Ma i molfettesi saranno in grado di fornire i servizi di eccellenza in ambito finanziario, tributario, pubblicitario, manageriale, ecc. che una struttura così grande richiede? La scommessa è grande e rischia di essere persa in partenza: dipenderà, infatti, dalla capacità della classe politica di rapportarsi in maniera fortemente propositiva nei confronti della dirigenza della “Città della moda”.
Quest'ultima ha infatti tutto l'interesse a poter contare su altre ragioni di richiamo oltre alle proprie: spiagge pulite, prodotti gastronomici, manifestazioni culturali di ampio respiro, qualità ambientale, struttura sociale solida.
È corsa voce che dopo la loro ultima visita gli emissari della “Fashion district” abbiamo espresso il loro profondo rammarico per la devastazione che hanno trovato nella Zona Asi (olivi spariti e lame ricolme di rifiuti). Queste persone hanno assai più di noi la consapevolezza che la bellezza del territorio è, oggi, un must per qualunque attività economica. I nostri consiglieri comunali, invece, si apprestano a votare un'autorizzazione a realizzare una discarica di materiali ferrosi in un'area sotto tutela ambientale…
Ant. Mast.