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Ospedale di I livello del Nord Barese, la proposta del dott. Spaccavento di Molfetta accolta da Emiliano: martedì a Ruvo primo incontro
06 ottobre 2016
MOLFETTA
– Passi avanti verso la realizzazione dell’ospedale di I livello nel Nord Barese, senza costruire una nuova struttura, ma ottimizzando quelle esistenti. La proposta dell’anestesista di Molfetta dott.
Felice Spaccavento
(foto), che ha raccolto oltre 150 firme di medici, continua a ricevere consensi anche dalle popolazioni del territorio di Molfetta, Terlizzi, Ruvo e Corato. Superando il campanilismo deleterio, ci si muove per utilizzare al meglio i servizi già esistenti di questi 4 ospedali, potenziandoli e integrandoli. In questo modo si ottiene un’ottimizzazione dei costi e non si incrementa ancora di più la spesa sanitaria con la costruzione di un nuovo ospedale, che, tra l’altro, avrebbe tempi lunghi.
In pratica, la proposta del “Progetto unico di I livello” è un’alternativa al piano di riordino ospedaliero regionale, che prevede tagli e soppressione di reparti nei quattro ospedali del Nord Barese (chiusura di Terlizzi e ridimensionamento di Molfetta e Corato).
Si tratta di un'area molto popolata, con un numero di residenti equivalente a quello dell'intero capoluogo regionale, Bari; ma su un territorio 8 volte più grande e cento volte più variegato e complesso, dal Mare all'Alta Murgia. Con la nuova organizzazione, i residenti di questo conglomerato sarebbero costretti ben presto a ricorrere fuori distretto per prestazioni anche di non grave entità - senza dire delle urgenze, con percorsi lunghi e una logistica spesso disagevole. E inevitabilmente intasando i nosocomi cui farebbero riferimento, come il San Paolo, raddoppiando ulteriormente i disagi per sé stessi e per gli utenti baresi. La proposta è stata accolta favorevolmente dal presidente della Regione
Michele Emiliano
che martedì 11 ottobre parteciperà a Ruvo ad un incontro con i promotori dell’idea dell’ospedale unico di I livello. Alle 18.30 il governatore sarà al PalaColombo di via C. Colombo 9 per un appuntamento aperto a tutti. «Siamo contenti di questo primo importante traguardo - dicono i promotori dell’iniziativa - e ringraziamo tutti per il sostegno e il governatore Emiliano per la sensibilità. Ora vi chiediamo di sostenere il progetto con ancora più convinzione, di parlarne e sensibilizzare le persone sul tema: la strada è ancora lunga, le incognite tante, la posta in gioco è più importante di ogni cosa». Per sostenere questa idea già definita «intelligente» da Emiliano, è nata anche
una pagina facebook dedicata
.
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è invece il sito web dedicato allo stesso obiettivo: «Abbiamo un sogno. Aiutarti a vivere meglio». © Riproduzione riservata
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Solimin l'altro dell'altro, il Muezzin
08 Ottobre 2016 alle ore 09:22:00
Egregio Vitangelo, non ci sono soldi? Basta chiedere, sono a vostra disposizione, quanto vi serve? Chiedete e vi sarà dato, come si dice: "soldi, soldi, soldi, chi ha soldi vive come un muezzin e a piedi scalzi se ne sta! Viva i soldi!
Rispondi
tommaso gaudio
07 Ottobre 2016 alle ore 20:39:00
E' il classico "uovo di Colombo"! Ma perché queste iniziative, che trovo assolutamente geniali, non vongono elaborate da coloro che siedono nei posti del potere (samitario?). Un giovane dottore - chi più di lui che ...ce campa! - conosce i problemi immani della gestione della sanità? Allora, Presidente Emiliano, Autorità locali, Cittadini bando alle rivalità campanilistiche stupide e sterili. Sosteniamo quest'idea: una volta tanto, chissà, saremo noi meridionali/pugliesi/baresi ad indicare la strada per gestire al meglio la sanità anche nazionale e, perché no, abbattere i costi immani che l'affligge, anche per sprechi pazzeschi. LA SANITà 'PRIVATA' ALLORA FORSE DIVENTERà SOLO PER I PIù ABBIENTI, QUELLI CHE SE LA POTRANNO PERMETTERE. E' troppo bello?
Rispondi
Vitangelo Solimini
06 Ottobre 2016 alle ore 12:11:00
E' una proposta molto valida, perchè è l'unica possibile. Altre soluzioni non sono fattibili, perchè non ci sono soldi!
Rispondi
Domenico petruzzella
06 Ottobre 2016 alle ore 09:30:00
Fare funzionare le strutture esistenti al meglio e non fare girare i cittadini x la Puglia .Tenere conto che con l'età non si può allontanarsi molto dal proprio domicilio
Rispondi
Giulia
06 Ottobre 2016 alle ore 08:56:00
Sosteniamo il progetto del dottor Spaccavento, sosteniamo il nostro futuro
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