MOLFETTA - E’ stato fissato per giovedì 1 dicembre il nuovo processo per l’omicidio Bufi, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado che assolveva il professore di educazione fisica Domenico Marino Bindi (oggi 64enne) dall’accusa di aver ucciso la sera fra il 3 e il 4 febbraio 1992 Annamaria Bufi (23 anni, nella foto) con la quale aveva una relazione extraconiugale.
Secondo la Cassazione la Corte di Assise di Appello «è incorsa in alcune erronee valutazioni di diritto che hanno inficiato la complessiva rielaborazione del materiale indiziario singolarmente e complessivamente vagliato sia in primo che in secondo grado».
In pratica, non sarebbero stati valutati attentamente e separatamente gli elementi indiziari. Ad esempio la Cassazione ritiene centrali i movimenti di Bindi la sera del 3 febbraio del ’92 durante la quale l’imputato ha sostenuto di essere rimasto a casa, alibi confermato dalla moglie, mentre alcuni testimoni hanno dichiarato di averlo visto, nelle stesse ore, in una palestra di Bisceglie.
Perciò la sentenza è stata annullata e rinviata ad un altro collegio della Corte di Assise di Appello presieduto dalla dott.ssa Giulia Pavese. A tal proposito non è esclusa la ricusazione dello stesso magistrato Palese che si occupò del caso nel 1997, autorizzando, tra l’altro, all’epoca la riapertura delle indagini e la riesumazione del cadavere. E’ possibile che sia anche la stessa presidente Palese a decidere di astenersi.
Intanto è stato dichiarato prescritto il reato di favoreggiamento (avrebbe ostacolato le indagini) per Onofrio Scardigno.
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