Recupero Password
Oggi al Senato si decide per l'arresto del sen. Azzollini di Molfetta, per lo scandalo della Divina Provvidenza. Probabile compromesso
11 giugno 2015

MOLFETTA – Si riunirà oggi alle 14 la commissione per le autorizzazioni del Senato, convocata d’urgenza dal presidente Dario Stefàno per esaminare la richiesta di arresto del sen. Antonio Azzollini (foto) avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani per lo scandalo della Divina Provvidenza di Bisceglie.

Il premier Matteo Renzi avrebbe intenzione di scaricare il senatore del Nuovo centrodestra, togliendolo dalla Commissione Bilancio del Senato per sostituirlo con Linda Lanzillotta, attualmente in giunta per il regolamento, oppure con Giorgio Santini del Pd, della stessa commissione Bilancio.
Ma il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano fa quadrato attorno ad Azzollini (che non ha intenzione di dimettersi o di autosospendersi), anche perché ha già lo scottante problema del sottosegretario Giuseppe Castiglione, coinvolto nello scandalo di “Mafia capitale”. A insistere sull’autorizzazione all’arresto sono i 5 Stelle.
Grande imbarazzo nel Pd, dove i parlamentari non vogliono ripetere la brutta figura fatta con la negazione dell’autorizzazione all’uso delle intercettazioni per lo scandalo del nuovo porto commerciale di Molfetta, che vede indagato sempre l’ex sindaco di Molfetta. All’epoca il presidente della commissione per le autorizzazioni Felice Casson (Pd) con un gesto clamoroso di protesta, si sospese dal partito perché non era d’accordo a negare l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni. Ma questa volta il “sì” all’arresto potrebbe arrivare, anche perché qualche senatore ricorda il precedente dell’autorizzazione al carcere per Francantonio Genovese.
Ma il sen. Azzollini è potente e ha in mano una commissione strategica per il governo. Non dimentichiamo che nel 2014, riuscì ad evitare la richiesta della Procura bloccando il parere sull’Italicun e sul Jobs Act, parere concesso solo dopo il “no” ai magistrati. Ora la situazione potrebbe ripetersi in quanto sono in ballo al Senato la riforma delle scuola e altri importanti provvedimenti.
C’è già chi propone un compromesso: le sue dimissioni dalla Commissione Bilancio in cambio di un “salvacondotto”, che gli eviterebbe l’arresto.

© Riproduzione riservata

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet