Occupazione, donne meno svantaggiate se istruite: forum sull'imprenditoria femminile
BARI - La non utilizzazione e valorizzazione delle risorse femminili nei processi di sviluppo è una grave perdita per la competitività e la coesione sociale. E’ da questo punto che, Unimpresa Puglia attraverso il coordinamento dell’Imprenditoria femminile, ha deciso di partire per condividere un percorso di importanti cambiamenti. I gap di genere si evidenziano come una criticità strutturale del sistema economico, sociale e politico della nostra regione.
C'è qualcosa che non torna visto che a scuola, all'università e nei concorsi le votazioni migliori sono quasi sempre delle studentesse. In Italia riesce a lavorare solo il 46,3 per cento delle donne; sette milioni in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro; al Sud il tasso di occupazione crolla al 34, 7 per cento. Peraltro gli andamenti disaggregati dell’occupazione femminile mostrano l’accentuarsi dei divari territoriali noti: in particolare nel Mezzogiorno, dove, pur diminuendo, nel periodo 2004-2007 è aumentata l’inattività delle donne. Nel 2007 la popolazione femminile attiva era pari a 1 miliardo e mezzo di persone, con un incremento pari al 18,4% rispetto al decennio precedente.
Questo dato vede di converso un incremento del tasso di disoccupazione femminile, superiore rispetto a quello maschile (6,4% rispetto al 5,7% su scala mondiale). Anche quando arrivano, ce la fanno e sfondano quel benedetto "tetto di cristallo", alle donne è comunque destinato uno stipendio inferiore di un quarto di quello del collega maschio. I dati della Presidenza del Consiglio dicono che una dirigente guadagna il 26,3 per cento in meno di un collega maschio. Lo chiamano "differenziale retributivo di genere", è pari al 23,3 per cento: una donna percepisce, a parità di posizione professionale, tre quarti di uno stipendio di un uomo.
E questo nel pubblico. Nel privato la situazione peggiora. In Puglia, le donne non occupate, sono il 15,5%. Coloro che trovano un impiego sono sovente confinate in mansioni poco produttive e in settori dall'elevato rischio economico e con guadagni più bassi. Barbara Ciervo, Presidente di Unimpresa Puglia per l’Imprenditoria Femminile, sostiene che, l'occupazione femminile deve diventare il terzo ingrediente, insieme a produttività e retribuzioni, di una strategia che voglia davvero contrastare declino e disagio. Bisogna svolgere un ruolo di primaria importanza per la promozione dell'occupazione femminile e per la prevenzione e la lotta contro la discriminazione nell'accesso, nella formazione e nello svolgimento del rapporto di lavoro.
Unimpresa Puglia, in occasione del primo forum sull’imprenditoria femminile, previsto il 3 luglio presso Villa Romanazzi Carducci, incontrerà le imprese pugliesi, dando ampio spazio alle esigenze ed alle prospettive di donne che quotidianamente investono in questa regione.
Autore: Marcello la Forgia