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Nuovo porto di Molfetta, chiusa l'inchiesta della Procura per la presunta maxi truffa. TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI. Anche l'ex sindaco sen. Azzollini. 43 persone e 5 società
29 maggio 2015

MOLFETTA – Indagato l’ex sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini, con altre 43 persone e 5 società, per la maxi truffa da 147 milioni di euro per la costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta. E’ questo il risultato della conclusione delle indagini della Procura di Trani, che ha ridotto di 14 unità il numero degli indagati, che in origine erano 62.

Secondo l’accusa, il senatore a capo all'epoca di un’amministrazione di centrodestra e oggi presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, sarebbe responsabile di aver appaltato i lavori per la realizzazione del porto pur sapendo della presenza delle bombe sui fondali e quindi tali lavori non sarebbero dovuti iniziare se non prima di aver fatto la bonifica. L’obiettivo, secondo la Procura, sarebbe stato quello di mantenere l’appalto e far arrivare altri fondi pubblici a Molfetta. Il costo complessivo dell’opera, perciò, sarebbe lievitato a 147 milioni di euro dai 72 iniziali, proprio a causa della presenza degli ordigni bellici sui fondali, che avrebbe comportato anche ritardi e conseguenti penali pagati alla ditta appaltatrice (7,8 milioni di euro già versati e altri 21 milioni richiesti dalla ditta Cmc di Ravenna, ma contestati dall’attuale amministrazione di centrosinistra).
Ma la colpa di Azzollini, secondo la Procura sarebbe anche quella di aver distratto parte di questi finanziamenti sul Comune per far quadrare i conti del bilancio. Ecco perché si ipotizza il reato di associazione per delinquere in quanto si tratta di denaro pubblico fatto pervenire a Molfetta per i lavori del porto e utilizzato poi per altre finalità.
Gli altri reati ipotizzati dalla Procura (Procuratore aggiunto Francesco Giannella e sostituti Antonio Savasta e Michele Ruggiero) sono per gli imputati complessivamente a vario titolo: falso, abuso di ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, rifiuto di atti d’ufficio, violazioni ambientali e paesaggistiche, minaccia a pubblico ufficiale, concussione per induzione.
Sotto accusa sono finiti anche Vincenzo Balducci, ex dirigente comunale ai lavori pubblici e Giorgio Calderoni, procuratore speciale dell’impresa Cmc di Ravenna, capofila dell’Associazione temporanea di imprese che aveva vinto l’appalto. Fra gli indagati anche Giuseppe De Bari, all'epoca dirigente economo del Comune. Archiviata, invece, la posizione degli ex assessori della giunta Azzollini, anche perché, com'è noto, erano tutti privi di delega.
Ricordiamo che il porto era stato sequestrato dal Gip Francesco Zecchillo il 7 ottobre 2013 e riconsegnato al Comune il 18 maggio scorso, con l’obbligo per lo stesso ente locale di avviare i lavori di messa in sicurezza a proprie spese. Un’operazione impossibile, come "Quindici" ha scritto nei giorni scorsi, a causa dei costi troppo elevati, se non vengono sbloccati dalla Procura i 30 milioni di euro sequestrati all’epoca con lo stesso cantiere, come ha spiegato il sindaco Paola Natalicchio in una recente conferenza stampa.
Insomma, si prevedono ancora tempi lunghi, anche se la nuova amministrazione di centrosinistra sta facendo di tutto per completare l’opera, già realizzata al 60%, per non lasciare il cantiere incompiuto, col rischio di creare un’altra cattedrale nel deserto. Sarà il tribunale del riesame a decidere nei prossimi giorni il destino di questi fondi bloccati e l’eventuale ripresa dei lavori.

TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI NELL’INCHIESTA DEL PORTO

Ecco i nomi delle 48 persone, fisiche e giuridiche, alle quali è stato inviato l'avviso di conclusione delle indagini della Procura della Repubblica di Trani: Antonio Azzollini, ex sindaco di Molfetta nonché attuale senatore e presidente della commissione bilancio del Senato; Vincenzo Balducci, responsabile unico del procedimento; Giuseppe Domenico De Bari, dirigente del settore economico-finanziario del Comune di Molfetta; Giovanni Antonio Abbattista componente del collegio di revisione dei conti del Comune di Molfetta; Giuseppe Antonelli, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Molfetta Newport Scarl; Luca Barbara, direttore tecnico del cantiere portuale; Alain Bernard, presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante della Società Italiana Dragaggi (SIDRA); Francesco Bitetto, presidente della commissione di collaudo; Pasquale Botta, autista della ditta Dell'Erba Gaetano subappaltatrice della Srl Fantozzi Group; Giorgio Calderoni, procuratore speciale della CMC in qualità di direttore tecnico d'appalto; Michele Camero, segretario generale del Comune di Molfetta; Alfio Capraro, capo cantiere della Fantozzi Group Srl, Maurizio Cavalieri, dipendente della CMC; Pierre Catteau, procuratore speciale della SIDRA; Domenico Corrieri, dirigente pro tempore del settore affari generali del Comune di Molfetta; Silvestro Costa, dipendente della CMC; Nicola Cuccovillo, collaboratore esterno della direzione lavori con funzioni di direttore operativo; Daniele De Fendi, direttore dei lavori di dragaggio condotti dalla SIDRA; Gaetano Dell'Erba, titolare dell'omonima ditta in qualità di fornitore e trasportatore del materiale inerte da cava; Giuseppe Dell'Erba, amministratore di fatto della ditta Dell'Erba Gaetano; Giuseppe De Pinto, geometra presso il settore lavori pubblici del Comune di Molfetta; Antonio De Risi, componente della commissione di collaudo; Maurizio Didonè, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Molfetta Newport; Michele Ettorre, capocantiere e responsabile di produzione della SIDRA; Massimo Fantozzi, legale rappresentante della Fantozzi Group Srl; Dario Foschini e Francesco Giuffrida, presidenti del CdA della Molfetta Newport; Franco Grimaldi, legale rappresentante dell'Idrotec Srl; Giuseppe Grondona, direttore tecnico e procuratore speciale della Spa Pietro Cidonio di Roma, indagato anche come persona giuridica; Gerardo Lavolpe, dipendente della Fantozzi Group Srl; Roberto Leonardi, presidente del CdA della Molfetta Newport; Gianluca Loliva, componente dell'ufficio della direzione dei lavori con incarico di direttore operativo; Carlo Alberto Marconi, direttore tecnico e procuratore speciale della SIDRA; Massimo Matteucci, presidente del CdA della CMC; Giuseppe Mattiello, ufficiale Guardia di Finanza; Osvaldo Mazzola, amministratore unico della SpA Cidonio; Gian Luca Menchini, presidente del CdA della Molfetta Newport; Michele Mezzina e Gaetano Mario Panunzio, componenti il collegio dei revisori dei conti del Comune di Molfetta; Carlo Parmigiani, direttore tecnico della CMC; Pietro Scrimieri, componente dell'ufficio della direzione lavori con funzione di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; Paolo Turbolente, legale rappresentante della Srl Acquatecno di Roma; Piergiorgio Zannini, titolare dell'omonima ditta per l'attività di bonifiche subacque da ordigni esplosivi e residuati bellici con sede legale a La Spezia. A questi si aggiungono le persone giuridiche Cooperativa Muratori e Cementisti (C.M.C. di Ravenna), Società Italiana Dragaggi SpA (SIDRA) con sede a Roma; Società Consortile Molfetta Newport; Fantozzi Group Srl con sede a Roma.

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