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Nuovi spazi per il Museo archeologico del Pulo, a breve la riapertura della dolina di Molfetta Ad annunciarlo il sindaco Natalicchio e la consigliera della città metropolitana Pietroforte
19 maggio 2016

MOLFETTA - Sono stati inaugurati nei giorni scorsi alla presenza del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio e dei rappresentanti della Città Metropolitana e della Soprintendenza della Puglia i nuovi spazi all’interno del Museo Civico Archeologico del Pulo ed ex Casina Cappelluti. Oltre al Sindaco, hanno preso parte al taglio del nastro  Francesca Pietroforte, consigliere delegato ai beni culturali della Città Metropolitana, il direttore archeologo Francesca Radina, il soprintendente archeologo della Puglia Luigi la Rocca, gli assessori Betta Mongelli, Giulio Germinario e Tommaso Spadavecchia  e molti tra appassionati, addetti ai lavori e attivisti locali.

Ad annunciare durante la presentazione dei lavori la prossima riapertura del Pulo è la consigliera metropolitana Francesca Pietroforte che spiega le ragioni del blocco di questi mesi, non dipesi da Città Metropolitana ma  dalla Regione che solo nei giorni scorsi ha delegato la gestione dei beni culturali alla Provincia e ha permesso l’acquisizione del Pulo di Molfetta come bene di interesse culturale.

«C’è un impegno preciso da parte della Città Metropolitana  - spiega la consigliera Pietroforte – abbiamo previsto in bilancio uno stanziamento di 200.000 euro per la messa in sicurezza e fruibilità  del sito. Poi toccherà al Comune la gestione del bene con la firma di un protocollo d’intesa per la gestione dello stesso».

L’intervento effettuato grazie al progetto degli assessorati ai Lavori Pubblici e alla Cultura approvato dalla Giunta Comunale a fine 2014 denominato “ Museo Civico Archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – Il Lazzaretto” finanziato per 873.000 euro attraverso i fondi europei dell’Asse IV – Po Fers 2007- 2013 Linea 4.2, si compone in due fasi: la trasformazione dell’antica cappella dell’ex Casina Cappelluti in una attrezzatissima sala conferenze e l’organizzazione negli spazi esterni di un percorso didattico (vasca per le simulazioni di scavo archeologico, area per attività culturali e ricreative).

A presentare il progetto, insieme all’assessore Betta Mongelli, l’arch. Orazio Lisena che ha mostrato anche  il nuovo sito web (www.museocivicodelpulo.it), su cui sono visionabili filmati e supporti multimediali, nuovi cataloghi scientifici e vario materiale informativo. Questa azione prevista nel progetto migliorerà la fruizione degli spazi museali e dei servizi di accoglienza, unitamente al tour virtuale del museo e al calendario degli eventi costantemente aggiornato presente sul sito.

Il progetto ha permesso inoltre di attivare una nuova campagna di scavi stratigrafici curati dalla Soprintendenza Archeologia della Puglia nei terreni a sud della dolina del Pulo, sull’ex Fondo Azzollini, il sito del villaggio neolitico, con interessanti esiti sul piano delle conoscenze scientifiche.

Nel corso dello scavo in una sezione dell’area, fortunatamente non compromessa nella stratigrafia dai lavori agricoli, è stata messa in luce, a distanza di oltre cento anni dalle prime campagne di scavo, una parte della trincea scavata da Angelo Mosso, ricca di materiale archeologico (macine, abbondante ceramica impressa, attrezzi litici e di osso), tracce di focolari e sul banco calcarenitico sono state rinvenute due buche da palo di capanne neolitiche.

Parte dello scavo, protetta da una passerella, è stata lasciata a vista e nuovi pannelli didattici ne facilitano la “lettura” e, finalmente, dopo decenni di abbandono o di scarsa visibilità, il sito archeologico dell’antico villaggio neolitico, viene restituito alla fruizione pubblica, completando e contestualizzando la visita al Museo Civico Archeologico del Pulo.

A sottolineare questo importante traguardo è Francesca Radina della Soprintendenza della Puglia che ha illustrato oltre ai risultati dell’ultima campagna di scavi, anche l’importanza del museo archeologico molfettese in tutta la Puglia: «Con questi lavori andiamo a consolidare uno spazio culturale che è già tre anni che funziona, lo dico con particolare orgoglio – ha concluso -di tutte le attività messe in atto sono particolarmente legata al catalogo prodotto, un mezzo di comunicazione scientifica davvero di spessore».

Ad apprezzare il lavoro sinergico fatto finora anche il soprintendente archeologo della Puglia Luigi la Rocca che sottolinea la mancanza dell’ultimo tassello, forse il più importante, per completare il cosiddetto “sistema Pulo”, ovvero l’apertura al pubblico della dolina carsica, chiusa e affidata all’incuria ormai da troppo tempo.

A concludere i lavori l’intervento del sindaco Paola Natalicchio che ha sottolineato il lavoro notevole in termini di attrattiva turistica fatto finora e l’importanza dell’implementazione di nuovi spazi a disposizione del Museo del Pulo : «Oggi immaginiamo un primo scenario di parco archeologico a Molfetta con la musealizzazione del percorso degli scavi di fondo Azzollini. Stiamo seminando un pezzo di storia in un pezzo di periferia – ha concluso il Sindaco - in cui abbiamo seminato bellezza».

Il Sindaco ha poi annunciato lo stanziamento nel bilancio comunale di 90.000 euro complessivi per la riapertura del Pulo prevista nei prossimi mesi (40.000 euro per la gestione e 50.000 euro per manutenzione ordinaria).

© Riproduzione riservata

Autore: Giovanni Angione
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