Nuova guida turistica a cura della Pro Loco
“Guida ragionata di Molfetta, Città ospitale”, si presenta con questo titolo la nuova guida turistica della città realizzata dalla Pro Loco di Molfetta in collaborazione con l'amministrazione comunale.
Alla pubblicazione, che sarà distribuita dall'Ufficio relazioni col pubblico, hanno lavorato l'Archeoclub, sezione di Molfetta, e in particolare, Mauro Binetti (collaboratore di “Quindici”) che ha avuto l'impegno maggiore nel curare testi, grafica e foto, Nicola Caldarola (grafica e impaginazione) e Nicola Mezzina (testi).
La guida si presenta in forma come un pieghevole, con una grande cartina centrale, molto nitida e con tutte le indicazioni logistiche (numeri utili, alberghi, ristoranti ecc.), mentre nella parte posteriore sono contenuti tradizioni, ricorrenze, personaggi illustri e monumenti, attraverso una divisione tematica che rende più agevole la lettura e la consultazione.
Uno spazio tutto suo ha il centro storico, del quale si segnalano vie, palazzi e chiese, molte delle quali inagibili un tempo e oggi finalmente recuperate dopo gli interventi di restauro degli ultimi anni. La seicentesca chiesa di san Pietro, per esempio, riaperta al pubblico solo quest'anno. Ma anche palazzo Nesta, in via Morte, e torrione Passari, riportati agli antichi splendori dopo azioni di recupero attese per anni.
Non mancano nuovi particolari sul Pulo, risultati delle recenti campagne di scavo, con la scoperta della nitriera borbonica sul fondo della dolina, e le ulteriori testimonianze del villaggio neolitico riportate alla luce nei terreni che sovrastano il sito archeologico.
Completa la guida una carrellata su alcuni dei più illustri personaggi storici: Corrado Giaquinto, Giulio Cozzoli, Filippo Cifariello, Gaetano Salvemini, Corrado de Judicibus, Riccardo Muti.
Insomma, un lavoro pregevole, frutto di pazienza e ricerca da parte degli autori, ai quali va il merito di aver offerto alla città e soprattutto ai turisti, uno strumento utile di consultazione per conoscere meglio la città. E perché no, anche di amarla un po' di più.
Michele de Sanctis jr.