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Niente libertà per Pino Amato: resta agli arresti domiciliari  
15 marzo 2007

L'ex assessore alla polizia urbana di Forza Italia e attuale consigliere comunale dell'«Italia di mezzo», Pino Amato, arrestato il 24 gennaio scorso con l'accusa di voto di scambio e concussione, non può essere rimesso in libertà. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Bari, che ha respinto le richieste della difesa e ha confermato gli arresti domiciliari per tre mesi disposti dal gip di Trani, dr. Francesco Zecchillo, anche per consentire al Pubblico Ministero, dr. Giuseppe Maralfa, di portare a termine le indagini, senza rischio di possibili inquinamenti delle prove da parte di Amato. Il difensore aveva chiesto la scarcerazione in virtù dell'indulto, tenuto conto che, a suo parere, la pena eventualmente comminata sarebbe stata inferiore ai 3 anni di reclusione. Ma i giudici hanno rigettato questa richiesta, considerando i reati di cui accusato, tali da comportare una pena superiore e hanno anche censurato alcuni comportamenti dell'ex assessore che nell'esercizio delle sue funzioni avrebbe agito per interessi personali. Si prolunga così la prospettiva di permanenza in consiglio comunale del suo supplente, dopo il debutto avvenuto nella seduta dello scorso 12 febbraio. Si tratta di Francesco de Robertis, di professione ristoratore, 35 anni, sposato, due figli, chiamato appunto a supplire Pino Amato nella carica di consigliere comunale per la lista dei Popolari per Molfetta, almeno fino a che non ci sarà una diversa determinazione sulla sospensione di quest'ultimo. A rigor di legge e di voti avrebbe dovuto essere Mimmo Spadavecchia, il secondo dei non eletti nella lista, a sostituire temporaneamente Amato, ma questi ha presentato rinuncia scritta, evidentemente pago del posto nel consiglio di amministrazione dell'Asm, così che a rappresentare i Popolari per Molfetta nell'aula Carnicella si è ritrovato il terzo piazzato, appunto Francesco de Robertis, assoluto neofita della politica. Il neo consigliere al momento del suo esordio ha tenuto a dichiarare, subito dopo essersi seduto al posto di Pino Amato, di essere pienamente consapevole che trattasi di una sostituzione temporanea, rivolgendo i suoi pensieri a colui che è stato incaricato di supplire cui “va tutta la mia solidarietà – ha affermato – assieme a quella dei Popolari per Molfetta e dell'Italia di Mezzo, con l'augurio che si possa chiarire la sua situazione, convinto del suo operato, sempre a favore dei più deboli”. Non è mancato un cenno alla linea politica. “Nulla è cambiato”, ha affermato, facendo riferimento tanto alle intese con l'Udc, quanto al sostegno “sia alla maggioranza che al sindaco”.
Autore: Lella Salvemini
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