Nicola Piergiovanni: ridare dignità al consigliere comunale, dopo le mortificazioni del passato
L'intervista
Dopo una lunga “gavetta” politica Nicola Piergiovanni è stato eletto qualche settimana fa presidente del Consiglio comunale. È stato questo il responso della massima assise del Comune di Molfetta svoltasi per la prima volta in diretta streaming. Piergiovanni, certamente tra i più esperti della macchina amministrativa nelle ultime elezioni amministrative è stato il consigliere più suffragato nel centrosinistra eletto nelle liste di SEL con ben 885 voti. Dopo tanti anni di opposizione il nuovo Presidente del Consiglio Comunale adesso avrà anche il compito di stimolo e controllo a tutela non solo del Consiglio stesso, ma della città intera. Presidente Nicola Piergiovanni, questa carica la gratifica? «Sono onorato della carica di Presidente del Consiglio Comunale della nostra città, che mi gratifica oltre che a livello personale, per il grande senso di responsabilità che da essa deriva. La mia pregressa esperienza in Consiglio Comunale, fatta di grandi battaglie in opposizione, inizia oggi e spero possa essere di grande contributo, sia in termini di equilibrio tra le parti sia sotto il profilo del rispetto del ruolo e della funzione pubblici, in questa nuova esperienza di Presidenza dell’assise cittadina». Come è stato l’impatto con la guida di un’istituzione pubblica? «La pronta disponibilità della macchina amministrativa del Comune unitamente alla fattiva collaborazione di tutti i membri del Consiglio Comunale ha consentito un impatto decisamente positivo nell’affrontare i primi compiti alla guida di questa istituzione pubblica, il che costituisce un buon auspicio per la futura prosecuzione del lavoro, tenendo conto delle non facili problematiche che la città di Molfetta si accinge ad affrontare ed a risolvere». Tornando al consiglio comunale, che percezione ha secondo lei il cittadino di questa nuova assemblea? «Il Consiglio Comunale è per più del 60 per cento rinnovato con un’età media di 42 anni che garantisce un giusto ricambio generazionale e culturale senza precedenti. La giovane età dei Consiglieri, lungi dall’essere sintomo di poca esperienza, costituisce un valore aggiunto per le possibilità e le potenzialità dell’assise cittadina. I primi consigli hanno già dimostrato, infatti, la grande carica positiva che si respira in assemblea basata su un concreto spirito di collaborazione e su una reale volontà di “fare”. Ciò non potrà che far sentire più vicini i cittadini alla politica, come credo si stia già realmente avvertendo dal 10 giugno 2013». Quando verrà portato in consiglio la questione spinosa sul rendiconto 2012? «La questione del rendiconto è oggetto di continuo vaglio da parte della Giunta e di tutti gli organi e uffici preposti, in particolare all’assessore al bilancio Angela Amato. Le verifiche in corso riguardano essenzialmente le poste di bilancio, soprattutto quelle inerenti alle spese apportate in rendiconto. Il costante impegno di tutta la macchina amministrativa lascia presumere che entrò la fine di settembre si potrà procedere alla approvazione del bilancio anno 2012 non approvato dal Commissario Prefettizio». Lei a conoscenza di quante volte sono state strombazzate opere faraoniche, come il Nuovo Porto, la riqualificazione del Centro Storico e altre opere incompiute. Si continuerà dello stesso passo? «Questa Amministrazione è chiamata ad operare sia per portare a termine le opere già iniziate ed in corso sia per realizzare di nuove, in ogni caso per il bene della nostra città. Operare con l’atto a partecipazione delle associazioni, dei professionisti e di ogni altro cittadino che si auspica vorrà dare il proprio contributo alla realizzazione di ciascun progetto. Rispetto al passato l’intenzione comune è che i fatti precedano strumentalizzazioni, chiacchiericcio e polemiche. Il punto fermo sarà una politica partecipata». C’è qualcosa che le sta a cuore e che intende portare avanti? «La responsabilità di un politico trova il suo punto di riferimento, il suo faro, nel bene comune. In tal senso, innumerevoli sono le opere ed i progetti che possono e debbono stare a cuore di chi è chiamato a rappresentare ed a amministrare. Ciò premesso nel ricordare ancora una volta il compianto dott. Nunzio Fiorentini, decano ed anche presidente dell’assise che mi onoro di presiedere, vorrei che fosse intitolato a suo nome una importante struttura pubblica dedicata allo sport quale ad esempio uno dei palazzetti dello sport cittadini. Sotto un profilo prettamente amministrativo deve essere ristabilita la centralità del ruolo del Consigliere Comunale che per sua natura è il rappresentante del popolo chiamato dal popolo ad operare fattivamente e concretamente per il bene di tutti i cittadini. La prassi del Consigliere che si limita alla “alzata di mano” deve rimanere un triste ricordo del passato, di monito per il presente per il futuro dell’assise cittadina. Soltanto così potranno diventare concreti altri progetti: il consiglio comunale dei ragazzi; la revisione del regolamento del Consiglio Comunale datato 1975; la revisione del regolamento delle Commissioni consigliari datato 1981. Inoltre l’innovazione dei processi e della burocrazia del consiglio, l’accesso facilitato agli atti e l’impiego delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione saranno indispensabili strumenti per far si che l’assise che presiedo possa realmente assolvere alla propria funzione, che è quella di ascoltare le istanze dei cittadini e di tradurle in progetti concreti per il bene comune». Da nuovo presidente quali saranno i rapporti che manterrà con l’opposizione presente in consiglio vista anche la posizione di fare muro assunta da quest’ultima? «In qualità dipPresidente del Consiglio comunale di Molfetta sarò e sono il presidente di tutti. Correttezza ed attenzione saranno ugualmente garantite alle istanze di tutti consiglieri di maggioranza e di minoranza. Chi oggi intende fare muro pian piano apprezzerà e parteciperà alla politica attiva e del dialogo che questa amministrazione intende portare avanti. Naturalmente ogni consigliere ha la propria coscienza di cittadino indipendentemente dalla mera propaganda politica». Tra i punti nodali della campagna elettorale c’erano il lavoro e nuove politiche giovanili: queste idee che riscontri avranno nelle proposte fatte in consiglio comunale? «Solleciterò l’Amministrazione ad adottare tutti i provvedimenti che, a breve o a lungo termine, potranno avere ricadute positive in termini occupazionali. Progetti e finanziamenti di carattere europeo, unitamente ad interventi di rivalutazione del territorio e di promozione dell’attività culturale, saranno oggetto di costante attenzione di questa amministrazione al fine di portare occasioni di lavoro per i giovani e non di questa città» Alla luce della scarsezza dei mezzi finanziari a disposizione del Comune, quali sono le priorità dell’ amministrazione? «Indipendentemente dai mezzi finanziari a disposizione le cose più semplici rispondono alle priorità non tanto dell’amministrazione quanto della cittadinanza tutta. In tal senso una città vivibile, pulita, una più razionale organizzazione dei parcheggi, un effettivo utilizzo delle tante piazze cittadine, una rivalutazione delle periferie quali nuovi luoghi di aggregazione non potranno che essere punti fermi ed imprescindibili del l’impegno quotidiano di questa amministrazione. La restituzione ai cittadini dell’area antistante il Duomo e di Piazza Municipio dopo secoli di selvaggi parcheggi, di promesse non mantenute e di controlli fittizi e mai reali, siano di stimolo per i cittadini e farò per noi pubblici amministratori del nuovo corso della gestione della cosa pubblica nella nostra città. Il lavoro è tanto, anzi pressoché infinito, ma il costante impegno degli organi e di tutti gli uffici pubblici convincerà anche chi, come è giusto che sia in democrazia, è scettico e sarà pronto alla polemica e alla facile critica. Ciò che io personalmente auspico è che anche “questo cittadino” abbia il reale desiderio di partecipare con il proprio contributo al bene comune di questa città».