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Neet in Puglia: 250mila non lavorano e non studiano
03 marzo 2023

Quello dei Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero dei giovani che non studiano e non lavorano, è un fenomeno particolarmente preoccupante, che coinvolge tutta l'Europa. Anche in Italia sta assumendo dimensioni allarmanti, soprattutto al Sud.

 La situazione in Puglia

 Ad oggi l’Italia registra circa 3 milioni di Neet: di questi, la maggior parte si trova al Sud, in particolare in Puglia. Secondo i dati Istat diffusi anche dal governo, infatti, sono 200 mila i giovani nella fascia d’età che va dai 15 ai 29 anni che non studiano e non hanno nessuna occupazione. Il numero sale a 250 mila se consideriamo i giovani fino ai 34 anni.

 In occasione della tavola rotonda “I Neet you. Il ruolo dell’università nel contrasto al fenomeno dei Neet”, tenutasi a Bari a novembre 2022, si è parlato proprio del ruolo centrale delle università nel contenimento di questo preoccupante problema.

Dal progetto è emersa la necessità di un ripensamento dei processi di orientamento per limitare la dispersione universitaria, ma soprattutto di adeguate agevolazioni fiscali per attivare efficaci politiche di reinserimento nei percorsi accademici.

  Il digitale come aiuto per i Neet

 Oltre alle università, però, deve muoversi anche il mondo del lavoro, per cercare di coinvolgere e integrare i giovani sempre più nell’ambiente professionale.

 Sicuramente, i cambiamenti che hanno interessato l'economia e lo sviluppo tecnologico negli ultimi dieci anni stanno aiutando molto i giovani, dal momento che oggi (soprattutto grazie al web) è possibile lavorare per esempio anche senza una laurea: alcune guide sui migliori lavori ben retribuiti del momento, infatti, spiegano che basta possedere le giuste competenze per trovare lavoro nel digitale, proprio perché per alcuni mestieri la pratica risulta essere più importante del titolo di studio.

 Dopo le crisi finanziarie e la recente pandemia, pertanto, molte aziende hanno dovuto reinventarsi e ricercare nuove figure professionali dotate di skills peculiari e inedite. Considerando che ben il 70% delle imprese investe in innovazione, è evidente la necessità di personale specializzato che contribuisca a questa transizione digitale. Non a caso il 12% della totalità degli annunci online riguarda profili da inserire nel digitale. Le digital skills, dunque, sono diventate una prerogativa per moltissime professioni, ma anche una moneta di scambio sul mercato del lavoro.

 Garanzia Giovani: un aiuto per inserire i ragazzi nel mondo del lavoro

 Per combattere il fenomeno sempre più diffuso dei Neet, in Puglia è presente anche Garanzia Giovani, un programma che punta a favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, permettendo loro di sviluppare le competenze acquisite negli anni di studio o promuovendone di nuove.

 L'iniziativa propone molti percorsi formativi e incentivi rivolti ai giovani tra i 15 e i 29 anni, ma soprattutto offre preziose convenzioni con aziende del territorio disponibili ad avviare tirocini, con eventuali assunzioni a tempo indeterminato.

 Per qualsiasi giovane risulta quindi centrale, nel contesto economico attuale, avviare percorsi di formazione propedeutici all'inserimento nel mondo del lavoro, che presenta indubbiamente molteplici difficoltà rispetto al passato, ma anche nuove opportunità che possono essere colte anche da chi non ha uno o più titoli di studio.

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