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Nasce la pinacoteca provinciale Corrado Giaquinto Su proposta del consigliere del centro-sinistra, Mastropierro
15 dicembre 2002

1703-2003 : trecento anni ci separano dalla nascita di Corrado Giaquinto, tra i principali pittori europei del Rococò. Ci sono alcune notizie positive da dare immediatamente. Ci piace pensare che qualcosa si sia mosso anche in seguito ai nostri numerosi inviti, come si evince da QUINDICI di aprile 2002, in cui eravamo scettici sull'iniziativa dell'Amministrazione comunale di esporre su alcuni tabelloni opere del nostro pittore e auspicavamo la realizzazione di una mostra e di una cittadella dell'arte a Molfetta. Ebbene, la prima importante novità concerne l'acquisto, su proposta del consigliere provinciale del centro-sinistra, Giambattista Mastropierro, da parte della Pinacoteca Provinciale di Bari di un dipinto di Corrado Giaquinto, la “L'imperatore Teodosio penitente dinanzi a Sant'Ambrogio” (la presentazione del dipinto avverrà il 19 dicembre alle ore 18, con la partecipazione del presidente Vergola e dell'assessore alla Cultura, Triggiani), per la modica cifra di 113.621,00 euro. Cifra davvero modica, se consideriamo la stessa riferita ad un maestro di prima grandezza della pittura del Settecento. A detta della dott.ssa Clara Gelao, dirigente della stessa Pinacoteca, l'opera è di straordinaria qualità ed è sicuramente autografa. La tela è stata già acquistata ed è già entrata in possesso dell'ente pubblico. I fondi utilizzati dalla Provincia di Bari sono derivati dall'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2000, e vanno a “risarcire” la pinacoteca di alcune opere restituite a chiese dell'Arcidiocesi di Bari. Oltre alla splendida notizia dell'acquisto di questa straordinaria opera, la Provincia ha stabilito di intitolare la Pinacoteca al pittore molfettese, con un'apposita cerimonia in concomitanza della presentazione della tela dopo l'acquisto. Il consigliere provinciale Mastropierro, inoltre, in occasione del suddetto centenario di nascita del Giaquinto, ha proposto la realizzazione di un convegno di caratura internazionale tra il 7 e l'8 febbraio 2003, diviso tra la sede della Pinacoteca a Bari e la città di Molfetta. È in cantiere anche una mostra, nei mesi di aprile e maggio, con la partecipazione di Provincia, Comune di Molfetta, Rotary Club di Molfetta (che sta portando avanti una serie di iniziative per celebrare degnamente il pittore molfettese) e Centro Molfettese di Studi e Documentazione “Corrado Giaquinto”. È stata anche inoltrata la richiesta per un'emissione di un francobollo commemorativo in occasione del tricentenario della nascita del pittore molfettese. Importante anche la nota del Rotary Club, che sottolineando la statura e la straordinaria importanza del Giaquinto per la nostra comunità, auspica una grande risposta della città e degli amministratori, a dimostrazione dei forti valori morali, sociali e culturali di cui Molfetta è ricca. L'artista nacque proprio a Molfetta, e nella nostra città troviamo alcune sue importanti opere, in Cattedrale, S.Stefano, in molte collezioni private. La sua carriera si sviluppò attraverso i più importanti centri dell'arte settecentesca : si formò a Napoli a partire dal 1719, allievo del Solimena e influenzato da Luca Giordano e Sebastiano Conca. Nel 1723 si trasferì a Roma e nel 1733 a Torino, dove affrescò la Villa della Regina e lasciò le sei tele ad olio delle Storie di Enea. Per intenderci, erano gli anni in cui nella capitale sabauda lavorava Filippo Juvarra, a Superga e Stupinigi. Dopo il ritorno a Roma nel 1739, dove lasciò la pala con l'Ascensione di Maria, gli affreschi in S. Croce in Gerusalemme, il Battesimo di Cristo in S. Maria dell'Orto ed altre opere importanti, il Giaquinto fu a Madrid dal 1753 al 1762, impegnato tra Palazzo Reale e l'Escorial. Poi tornò a Napoli fino alla sua morte. Il pittore molfettese è stato uno dei grandi geni della pittura del '700, perché ha saputo superare la crisi del barocco attraverso il colore, le sue preziosità luministiche e una scioltezza cromatica notevole, intonata sulle note fredde e squillanti, e con uso incredibile del cangiante. Oltre a quelli già citati, si prospettano numerosi appuntamenti per celebrare l'evento del terzo centenario della sua nascita, com'è possibile notare dai manifesti firmati Rotary Club e dal Centro Molfettese di studi e documenti “Corrado Giaquinto”. Il 27 novembre 2002 c'è stata la presentazione del volume del prof. mons. Pietro Amato, “Corrado Giaquinto, noto per il suo valore nella pittura”. Dal 7 al 9 Febbraio 2003 si terrà, come detto, il 3° Convegno Internazionale “Corrado Giaquinto nell'Europa del '700”. Poco più tardi, tra aprile e maggio 2003, sarà allestita la Mostra del Centenario: “La valigia dei colori di Corrado Giaquinto”. Chiuderà il programma, nel febbraio 2004, la Biennale Internazionale di pittura Corrado Giaquinto. Il programma pare molto ricco ed interessante, si spera sia un modo per conoscere da vicino un illustre concittadino e per avvicinarsi all'arte che conta solo varcando l'uscio di casa. Un'occasione per fruire di straordinari capolavori e rafforzare quel concetto di memoria storica del territorio, che è un bene prezioso, ma spesso dimenticato. Michele Bruno
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