MOLFETTA – Finisce l’andazzo degli incarichi legali affidati senza regole dalla passata amministrazione di centrodestra dell’avv. Antonio Azzollini concessi con troppa discrezionalità e grande spreco di denaro pubblico. “Quindici” ha più volte criticato questa situazione che si è verificata anche per le partecipate. E sarebbe ora che anche l’Asm, che ha registrato pesanti debiti anche a causa delle spese legali spropositate, provvedesse a regolamentare la rotazione degli incarichi, affidati sempre agli stessi avvocati, con parcelle esagerate.
Forse sarebbe anche il caso, sulle spese legali, di interessare anche la Corte dei Conti, per valutare eventuali responsabilità da parte dell’amministrazione di centrodestra.
Ecco perché ci sembra un atto importante quello dell’attuale amministrazione di centrosinistra, che opera quasi una rivoluzione nel settore contenziosi, uno dei più discussi. “Quindici” più volte è intervenuto sul conflitto di interessi in questa materia, che ha visto coinvolti anche amministratori pubblici che hanno violato la deontologia professionale e il principio di incompatibilità, che ora viene disciplinato.
Insomma, anche nel settore degli incarichi legati, come in quello delle consulenze, era necessaria una disciplina per evitare le discrezionalità del passato che andavano a tutto danno della spesa pubblica e dello spreco del denaro dei cittadini. Questi sono gli atti che ci sembrano qualificanti per chi gestisce la cosa pubblica.
Il Comune di Molfetta ha un altissimo livello di contenzioso legale e finora gli affidamenti fiduciari degli incarichi non erano stati disciplinati in alcun modo.
“La messa a punto di un sistema di rotazione degli incarichi legali, oltre a realizzare un nostro punto programmatico, pone un principio democratico che mai era stato formalmente adottato in questo Comune stabilendo una disciplina organica che garantisce i professionisti attivi in città”. Il sindaco Paola Natalicchio presenta così le scelte alla base dell’atto di indirizzo adottato con delibera di giunta.
Gli avvocati, per l’affidamento come patrocinatori e difensori del Comune di Molfetta nei giudizi in cui l’ente sia convenuto o attore, dovranno iscriversi attraverso una procedura che sarà presto comunicata in tre elenchi suddivisi per materia: civile-lavoro, amministrativa, penale. Ogni avvocato potrà richiedere l’iscrizione in un solo elenco.
Formate queste short list l’affidamento dell’incarico sarà improntato ai principi sanciti dall’atto di indirizzo: la rotazione e la pertinenza tra la specializzazione dell’avvocato e il tipo di incarico, comunque fiduciario perché come previsto dal Consiglio di Stato le procedure concorsuali di stampo selettivo per i legali sono incompatibili con le disposizioni comunitarie. È inoltre prevista l’esclusione della possibilità di conferire due incarichi consecutivi allo stesso legale, salvo che non si tratti di contenziosi connessi o collegati.
Altra importante novità riguarda la sottoscrizione per ogni singola causa di una convenzione scritta tra il legale e il Comune di Molfetta nella quale si disciplina l’affidamento dell’incarico. Nel modello, già predisposto, l’avvocato dovrà escludere la presenza di eventuali cause di incompatibilità e dopo aver presentato un preventivo, il suo compenso sarà fissato, salvo spese, fino alla conclusione del giudizio di primo grado.
“È una misura – spiega il sindaco che ha mantenuto la delega al contenzioso – che si è resa necessaria per dare maggiore certezza alle spese per gli avvocati nel nostro Comune. Solo lo scorso anno le parcelle degli avvocati hanno inciso per circa 500mila euro sul bilancio”.
L’amministrazione si è riservata la possibilità di derogare all’utilizzo degli elenchi nei casi di contenziosi sensibili o complessi. Il sindaco Natalicchio chiarisce così: “Come è avvenuto nel caso del Porto e delle firme, in vicende delicate che posso costare molto care ai cittadini, il Comune merita il massimo della protezione e deve potersi rivolgere a esperti di fama nazionale. Per le altre trenta assegnazioni effettuate da giugno è stato già applicato il principio di rotazione”.
Sempre nella convenzione è previsto che il legale si impegni a relazionare e tenere informato costantemente il Comune circa l’attività di volta in volta espletata.
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