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Molfetta sempre più sporca, giardini comunali abbandonati e spiagge piene di rifiuti. La denuncia dell’ex vice sindaco Bepi Maralfa
07 maggio 2018

MOLFETTA - Che la pulizia della città e la cura dei giardini non interessino all’amministrazione di destracentro di Tommaso Minervini ormai è un dato di fatto che tutti i cittadini possono constatare e che viene denunciato ogni giorno. Ma lo stile di quest’amministrazione che prometteva di essere trasparente e altre chiacchiere che abbiamo ascoltato in campagna elettorale, è ormai noto: il silenzio. Un silenzio colpevole di chi non ha argomenti. La realtà è che il famoso ciambotto serve solo a sprecare soldi pubblici e nominare qualche amico all’Asm (senza che faccia nulla), mentre Molfetta resta sempre più sporca.

Per non parlare delle spiagge piene di rifiuti (vedi le foto): ne sa qualcosa il presidente dell’Asm Vito Paparella, chiuso nel suo ufficio?

Un’ultima denuncia in ordine di tempo viene oggi dall’ex vice sindaco avv. Bepi Maralfa che allega anche delle foto della sporcizia presente nei giardini comunali abbandonati a se stessi, mentre il solerte assessore ai lavori pubblici Mariano Caputo è impegnato a rifare Corso Umberto con onerosa sostituzione dei lampioni esistenti ed efficienti e a rifare Corso Fornari una strada che è solo di transito delle auto (ma di questo parleremo approfonditamente in un  prossimo articolo, ora siamo impegnati a preparare il numero speciale della rivista mensile “Quindici” che sarà in edicola a fine settimana, quasi tutto dedicata allo storico evento della visita di Papa Francesco a Molfetta: un numero ricco di contenuti non solo di foto, da non perdere e conservare).

Insomma, basta spendere per accontentare ben 8 liste civiche (Pd compreso) per mantenere gli equilibri di governo e la maggioranza, altrimenti salta tutto e nei giorni scorsi c’erano già state voci di sostituzioni di assessori. Che importa se a chi verrà dopo il cimabotto verrà lasciata una città in quasi dissesto: è già avvenuto in passato, può accader e accadrà ancora. Tanto pagano i cittadini, anche quelli che li hanno votati.

Ecco cosa scrive Bepi Maralfa: «Piazza Primo Maggio è molto frequentata da giovani, famiglie e bambini. Dal 2013 al 2016 era un gioiello. Se volete vi mostro le foto di allora. Al mattino, un omino per guadagnarsi da vivere andava a pulirla, indossando la pettorina gialla con su scritto "al servizio della città ". Campeggiava lo stemma del Comune di Molfetta. Quell'omino costava alla comunità pochi spiccioli. Ebbene quell'omino è stato come altri, raso al suolo per risparmiare quei pochi centesimi. Ma che pezzenteria. E la Piazza si presenta, anche di domenica, vuota e così come la vedete: impraticabile. Oggi, ho scattato le foto che vi allego.

La foto 1 ritrae l'erba altissima. Le foto 2 e 3 ritraggono lo sforzo dei cittadini di tenere quello spazio pulito. Nella foto 4 si notano i cartoni delle pizze riposti ordinatamente sul cestello. Sì, ma se nessuno svuota i cestini, si verifica ciò che vedete ritratto nella foto n. 5.

Dove altro i cittadini avrebbero potuto gettare i rifiuti? Bene la Piazza stessa è ridotta come vedete. E non possiamo sottacere che si tratta di un esempio lampante di fallimento politico del Sindaco e dell'assessore delegato (non so chi sia né mi interessa). L'amministrazione comunale di Molfetta investe soldi solo dove è politicamente più redditizio. Sapete con i 9.000 mila euro buttati per due ore di conferenza quanti omini per tenere le piazze pulite si potevano retribuire? Assai. Cura della Città e sensibilità verso i cittadini, dunque, sottozero».

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