Molfetta: Sebastiano Gadaleta, consigliere comunale di An, annuncia la propria indipendenza in Consiglio
Sancita la rottura all'interno del partito di Fini, dopo l'uscita dei dirigenti e degli assessori contrari all'adesione di Pino Amato, che è rimasto muto. La questione delle spese Asm non registrate e debiti fuori bilancio
MOLFETTA - Chi si attendeva che nella seduta consigliare odierna Pino Amato “dicesse qualcosa di destra” è rimasto deluso. Nessuna dichiarazione di ingresso formale nel gruppo consigliare di An, benché sia ufficialmente entrato a far parte del partito, ma semplicemente un avvicinamento ai banchi occupati dai consiglieri che con maggior favore hanno salutato il suo ingresso nel partito: Lele Sgherza e Rino Lanza.
È arrivata, invece, la dichiarazione di indipendenza del consigliere Sebastiano Gadaleta che in coerenza con quanto annunciato in questi ultimi giorni non fa più parte del gruppo di Alleanza nazionale. Questo il dato politico più rilevante emerso in questo consiglio comunale – colto dal centrosinistra a conferma della crisi della maggioranza di centrodestra -, il resto l'ha fatto la forza schiacciante dei numeri di questa maggioranza, muta, ma solerte nel votare favorevolmente, e senza alcun distinguo, gli ordini del giorno proposti.
Il consigliere di opposizione Lillino Di Gioia ha sollevato la questione della gara per il trasporto scolastico, sollevata da “Quindici” con un suo articolo, che vede coinvolta l'assessora alla Socialità Annamaria Brattoli di Alleanza Nazionale, per i legami di parentela che intercorrono fra lei e le aziende partecipanti alla gara.
Durante il suo intervento i tre consiglieri comunali rimasti in An, hanno abbandonato l'aula, forse per manifestare il proprio dissenso dalla stessa Brattoli che ha lasciato il partito, dopo la vicenda di Pino Amato.
Si è poi passati alla questione del bilancio Asm e in particolare ci si è soffermati sulla questione dell'impianto di compostaggio, fermo ormai da anni, che condiziona pesantemente il bilancio dell'azienda e per il quale è tuttora in corso un procedimento arbitrale. I consiglieri dell'opposizione e in particolare Mino Salvemini, dopo aver denunciato la grave situazione, si sono dichiarati disponibile a collaborare con l'amministrazione per cercare una via risolutiva della questione. Il sindaco Antonio Azzollini ha accolto favorevolmente tale proposta, annunciando che nella prossima settimana intende convocare una riunione dei legali, presenti in entrambi gli schieramenti, per verificare le azioni da intraprendere in risposta alle ultime contestazioni avanzate dal concessionario Mazzitelli. Le determinazioni risultanti da tale incontro saranno poi discusse in un apposito consiglio comunale.
Sempre a proposito del secondo punto, un distratto Nicola Piergiovanni è intervenuto nella fase delle dichiarazioni di voto, rilanciando le accuse rivolte nella conferenza stampa tenuta giovedì, riguardo alcune voci del bilancio consultivo dell'Asm, in particolare la voce investimenti, auto aziendali, spese inutili e superflue effettuate dal presidente Francesco Nappi, tutte cose che non hanno apportato alcun miglioramento del servizio, mentre la città resta sporca. Tuttavia tali dichiarazioni essendo giunte nella fase di dichiarazione di voto non hanno potuto ricevere alcuna replica ufficiale. L'opposizione ha votato contro proprio per la centralità del problema dell'impianto di compostaggio che non è stato ancora risolto. Poi Azzollini precisando che si trattava di una presa d'atto e non di una approvazione, volendo chissà declinare la responsabilità politica di tali azioni, ha aperto, come suo solito, da primus inter pares la votazione conclusasi favorevolmente per l'amministrazione.
Altra annosa questione quella dei debiti fuori bilancio, il cui ammontare ha precisato l'assessore Mimmo Corrieri è di circa 3 milioni di euro. Un milione riguarda il risarcimento dovuto alla Ietom, una ditta di manutenzione di impianti di illuminazione, per una sentenza di condanna passata in giudicato riguardante una controversia sorta nel 1997. Se su questo primo dato c'è poco da aggiungere, i restanti due milioni derivano da debiti di gestione: Multiservizi, lavori dell'Acquedotto Pugliese, lavori per piazza delle Erbe e ancora un buco creato dai servizi integrativi dell'Asm nella gestione 2005/2006. L'assessore ha rimandato alle precedenti gestioni e amministrazioni la causa di questo grave buco cui si è fatto fronte ricorrendo alle voci di spesa straordinaria previste nel bilancio, alla alienazione del patrimonio immobiliare (terreni edificabili e capannone ceduto a Asm) e anche a un mutuo. Infine, predicando un rinnovato approccio dell'iter amministrativo per riportare sotto controllo i centri di spesa, ha espresso la propria fiducia circa la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi.
A questo punto l'opposizione di centrosinistra ha espresso duramente con i suoi consiglieri tutta la sua disapprovazione. Lillino Di Gioia ha rimandato al mittente le accuse circa la responsabilità dello stato delle finanze comunali, sottolineando la continuità politica della attuale amministrazione con la passata, di cui Forza Italia era il partito con maggiori consiglieri e di cui lo stesso Azzollini è stato per breve periodo assessore al Bilancio.
A questo punto è intervenuto l'ex sindaco della passata amministrazione di centrodestra, Tommaso Minervini, oggi tra le fila dell'opposizione, che non ha gradito l'addebito alla sua amministrazione, ricordando come i debiti fuori bilancio siano un problema che da sempre il Comune si è trovato a pagare e proponendo la creazione di un apposito ufficio di controllo di gestione.
Diversa la questione della salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. A fronte delle poche parole spese dall'assessore Corrieri, il centrosinistra si è dilungato nel sottolineare le cose a suo parere non sono in linea con il reale stato delle cose. Qui l'argomento è vastissimo, riguardando tutti i settori dell'amministrazione, dai lavori pubblici alla socialità. In consiglio comunale sono state presentate una sorta di pagelle indicanti le percentuali di raggiungimento degli obiettivi. Inutile dire che la giunta si è promossa su tutta la linea, mentre tanti sarebbero gli aspetti da approfondire. Annalisa Altomare, consigliera della Margherita ha criticato la “liturgia” presentata dall'amministrazione che “non prende atto delle criticità” e nella sua ricognizione non ha fornito “strumenti oggettivi per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi programmatici”. Alcuni esempi riguardano la riqualificazione delle periferie ancora in fase progettuale, di cui Quindici sta documentando il degrado con una inchiesta sul numero in edicola e sui prossimi numeri della rivista; in materia di politiche giovanili è solo stato redatto il regolamento del forum ma non ci sono altri segni concreti e come questi altri che l'amministrazione dice di aver raggiunto al 100%, ma siamo ancora alla programmazione e progettazione.
Di Gioia ha infine ricordato che “è già trascorso un terzo della legislatura e la città non si è accorta dei cambiamenti”.
In conclusione questi due punti sono stati approvati a maggioranza, senza che nessuno tra le sue fila abbia espresso almeno una dichiarazione di voto favorevole o in un suo intervento abbia saputo o voluto esplicitare l'apporto che la propria forza politica sta offrendo all'attuazione dei programmi di miglioramento della città.
Autore: Michele de Sanctis jr