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Molfetta, “Salute e Nutrizione dalla mamma al bimbo” Dal 25 al 27 marzo 2011 il Secondo Convegno di Nutrizione Funzionale
14 dicembre 2010

MOLFETTA - Molfetta, capitale della Bionutrizione. Dal 25 al 27 marzo 2011 pediatri, ginecologi, nutrizionisti di fama nazionale saranno a Molfetta per il secondo convegno di Nutrizione Funzionale. Tema dei seminari è l’educazione alimentare della mamma e del suo bambino dalle prime fasi di crescita sino all’adolescenza.
Il Convegno di Nutrizione Funzionale sarà introdotto da seminari gratuiti con l’obiettivo di fornire a studenti, nutrizionisti, biologi, pediatri e medici in generale tutte quelle conoscenze relative al rapporto tra alimentazione quotidiana, salute e potenziamento della fertilità.
L’appuntamento per la giornata introduttiva gratuita è il 25 marzo 2011, dalle ore 16, nella Sala “Turtur” di Molfetta. L’incontro voluto dallo Studio di Bionutrizione di Amelia Sagliano è realizzato con il Patrocinio del Comune di Molfetta, dall’Assessorato alla Socialità nell’ambito del Progetto ‘Città Sane’ ed è promosso dall’Associazione Italiana Medici di Famiglia (A.I.M.E.F) e dalla Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (S.I.S.A.).
Interverranno il Prof. Carmine Clemente del Dipartimento di Bioetica - facoltà di Economia dell’Università “Aldo Moro” di Bari che illustrerà gli aspetti sociali dell’alimentazione, seguiranno il Prof. Francesco Nicastro del Dpt. Produzione Animale della facoltà di Agraria dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Segreterio Nazionale S.I.S.A sul rapporto tra Salute e Nutrizione, la Dottoressa Amelia Sagliano Biologa Molecolare e Nutrizionista che illustrerà l’importanza della nutrizione e della fitoterapia nel potenziamento delle capacità riproduttive, il Dott. Carlo Campobasso Dirigente Medico A.O “Di Venere” di Bari che spiegherà il percorso che si può intraprendere dall’infertilità alla gravidanza. Concluderanno la Dottoressa Zora Del Buono, pediatra e neonatologa esperta in medicina naturale su “Educazione alimentare e medicina naturale nell’età pediatrica” e il Dott. Antonio Pugliese, Coordinatore A.I.M.E.F sezione Puglia su ”Manifestazioni cutanee delle disvitaminosi minori”.
Seguirà il Corso di Nutrizione Funzionale “Educazione alimentare della mamma e del suo piccolo” il 26 e 27 marzo 2011. Nella sala Turtur interverrà la Dottoressa Sara Farnetti, Medico Chirurgo Specialista in Medicina Interna del Policlinico “Gemelli” di Roma, Delegato S.I.S.A per A.I.C., docente di Bioterapia Nutrizionale segue le partecipanti di Miss Italia. Programma della due giorni, il 26 marzo si tratterà di: Alimentazione e Metabolismo: la donna e il ciclo ormonale; la gravidanza e le esigenze nutrizionali nei suoi tre trimestri; il bambino: calcolo eccesso e/o difetto ponderale; sviluppo di un piano nutrizionale educativo. Il 27 marzo invece si parlerà di: complicanze patologiche nel bambino; Celiachia: il nemico nascosto, ADHD e ruolo degli additivi, gli adolescenti e l’immagine corporea distorta: i DCA.
Le iscrizioni al Corso possono essere effettuate entro il 31 gennaio 2011 compilando il modulo scaricabile da www.studiobionutrizione.net  e inviando ricevuta di pagamento per posta a Studio Bionutrizione  Via G. Rossini, 20 Molfetta o per fax al 080. 3340920. Per informazioni tel. 349.57.91.015 – e-mail: -  nutrizionefunzionale@gmail.com; as.nt@studiobionutrizione.net Agevolazioni Economiche per Iscrizioni entro il 31 Dicembre 2010 e per tutti i neolaureati in Discipline Scientifiche – Biosanitarie.
L’appuntamento è per 25-26-27 marzo 2011, dalle ore 9 presso Palazzo Turtur nel Centro Storico di Molfetta, Bari.

 

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@salasso: vorrei solo ribadire il concetto che la nutrice avra' come del resto ciascun individuo una sua propria quota calorica di FEG ripartita secondo una distribuzione piu' o meno mediterranea diciamo cosi'...tuttavia se la nutrice come di solito lo è ...è in sovrappeso o addirittura obesa deve far molta attenzione alla quota di latticini formaggi e carne da utilizzare, che contrariamente alle dicenze popolari (un caso eclatante è il consumo di birra in gravidanza e addirittura consigliato in allattamento) non sono indicati per la produzione di ..piu' latte!...non scordiamo che latte è soprattutto acqua che non dovrebbe mancare mai in abbondanza alla nutrice!...inoltre e questo puo' essere davvero opinabile, il non tener a tavola il proprio bambino di non meno di 2 anni fa si' che si rafforzi in lui la diversità e semmai il capriccio, invece i genitori dovrebbero cercare di imbandire una tavola colorata di stimolo e di esempio per una corretta alimentazione...NON MANGIAMO cose diverse: legumi a lui legumi a noi pasta a noi e pasta a lui verdure a lui verdure a noi...non siamo diversi come 'genere' siamo diversi come fabbisogni energetici!...questo ovviamente in linea di principio:-)potrebbe esserci una incompatibilità di orari ma allora si trovera' un altro momento in comune in cui adulti e bimbi consumino insieme una merenda o una colazione. spero di essere stata chiara e di piu' lo sara' la relatrice delcorso di nutrizione funzionale la Dottssa Farnetti Sara. Vi aspettiamo:-)
Come non essere d'accordo con il mio amico fraterno Occultis. Vorrei aggiungere anche un mio pensiero a riguardo del fumo, considerando l'aumento delle donne al "vizio delle sigarette", forse non conoscendo i reali rischi e pericoli che ciò comporta. Nuove ricerche confermano, se ce ne fossero bisogno, la nocività delle sigarette, prima, durante e dopo la gravidanza. Il nascituro subisce danni non soltanto se la madre fuma, ma anche dall'esposizione al fumo passivo. I bambini nati da fumatrici presentano un più alto rischio di soffrire di respiro affannosa e di asma vera e propria. Si è poi visto che nei bambini tra i 18 e i 30 mesi uno su cinque soffriva di respiro affannoso, e il rischio era più alto nei figli di quante avevano fumato prima e durante la gravidanza. Effetti analoghi anche se esposti al fumo passivo. Fumare per le donne, è fortemente dannoso. Le donne sono danneggiate dal fumo sia nella procreazione sia nella totalità della loro femminilità, perché risulta alterato il quadro ormonale. Fumare durante la gravidanza (e non solo) è fortemente dannoso. Aumenta il rischio di gravidanza extrauterina del 40% ed il rischio di morte in culla del bambino si innalza di ben 7 volte se si fuma un pacchetto al giorno. Il tabacco attraverso la placenta e raggiunge il feto con alto rischio di comportare malformazioni o aborto. La stessa capacità di concepire è ridotta di circa un terzo rispetto alle non fumatrici, perché causa disturbi del ciclo mestruale e diminuisce il numero di oviciti in grado di essere fecondati. DONNE: NON FUMATE! PER AMORE DELLA VOSTRA STESSA PERSONA E DEI VOSTRI FIGLI, PROSSIMI E FUTURI.
Nei riguardi dell'alimentazione dobbiamo dire che questo è uno dei campi ove la fantasia popolare si è più sbizzarrita creando una enormità di preconcetti e di concetti errati, sia nel consigliare eccessi di alimentazione o addirittura privando la nutrice di una quantità di alimenti e nello stabilire in modo del tutto empirico virtù galattogene di certi alimenti e bevande. E' un fatto che la donna durante il periodo dell'allattamento abbia bisogno di una certa quantità di alimenti in più della norma e ciò per sopperire alle perdite di calorie che vanno disperse con il latte somministrato, ma si ricordi però che il sovraccarico alimentare oltre a riuscire dannoso all'apparato gastro-intestinale, porta all'ingrassamento con il risultato della perdita del latte. In sostanza la donna che allatta non dovrà differire di molto dall'usuale alimentazione sia per qualità che per quantità; potrà tutt'al più, secondo giudizio medico, sostituire o aggiungere alcuni elementi costitutivi dell'alimentazione quotidiana che siano di facile digeribilità e assimilabilità. Consigliabili: latte e latticini, legumi, verdura, frutta cruda o cotta, carni leggere, pesce lessato, marmellate di frutta. Da evitarsi: aglio, cipolle, cavoli di ogni specie, asparagi, perché le loro essenze passano nel latte e questo essere rifiutato dal lattente.; carni conservate o insaccate ( il prosciutto cotto può essere consigliato), selvaggina, crostacei, molluschi e frutta di mare in genere. Un buon consiglio: non tenere mai i piccoli presenti alla tavola dei grandi: in tal modo essi, vedendo il vitto loro, sono invogliati a chiederne. Il bambino deve mangiare da solo e separatamente dai grandi: solo così si abituerà a mangiare quello che gli viene ammanito e che è adatto alla sua alimentazione.


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