Molfetta, ripartono a Comitando i question time. Incontro con il sindaco Natalicchio: come sarà Molfetta nel 2020
MOLFETTA - Le giornate di un amministratore e a maggior ragione di un sindaco sono piene di piccoli e grandi problemi da risolvere: i rifiuti che si accumulano fuori dai cassonetti nel fine settimana, la mensa che deve partire, la protesta degli assistiti dai Servizi sociali, il Rione Madonna dei Martiri che non sopporta più lo stato di degrado in cui è stato abbandonato per troppi anni, i giovani senza lavoro, le imprese edili (ma non solo) in difficoltà, i comparti edilizi da completare e gli appalti da far partire, i pullman che si rompono perché troppo vecchi, i cittadini che non ce la fanno proprio a ingoiare un nuovo aumento delle tasse, i soldi che non bastano per fare quello che è necessario fare, le urbanizzazioni nei nuovi quartieri e le buche nelle vecchie strade ecc. ecc. ecc. Potremmo continuare a lungo con i problemi che chiedono al sindaco una soluzione. Se volessimo affrontarli tutti non basterebbe un’intera settimana di Question Time.
E non basta perché poi ci sono i problemi politici: le accuse dell’opposizione ma anche le diatribe nella maggioranza, i problemi nei partiti, tra i partiti, con i partiti. Gelosie e recriminazioni, bisogno di visibilità e domanda di partecipazione, personalismi e offerte di collaborazione.
Ma di tutto questo nel Question Time con il Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio (foto), martedì 28 alle ore 19 nella sede di Comitando, in via De Nicola 12, non si parlerà.
«Per una volta vogliamo volare alto – dicono a Comitando -, vogliamo discutere non del presente ma del futuro, del nostro futuro, del futuro di Molfetta, del futuro dei nostri giovani e dei nostri bambini. Chiederemo a Paola, come tutti siamo abituati a chiamarla, come sarà Molfetta nel 2020. Vogliamo parlare del nuovo Piano urbanistico generale e del progetto di un Concorso internazionale di idee per la progettazione unitaria dell’intero Waterfront dalla Prima Cala alla Madonna dei Martiri, di città intelligente e città creativa, di turismo e di cultura, di ambiente e di mobilità sostenibile, non rinunciando a mettere le mani nelle ferite che fanno soffrire la città e quindi parleremo di quale futuro è possibile per il Grande Porto e per il Parco di Mezzogiorno, ma anche di lavoro e di poveri.
Progettando insieme il futuro ritroveremo quello spirito concreto e allo stesso tempo visionario che ha permesso a Paola di diventare Sindaco, interpretando al meglio la “sintesi alta” di tutte le istanze politiche rappresentate dai partiti e dalle liste civiche, coinvolgendo anche il mondo dell’associazionismo e dei movimenti, e anche singoli cittadini che hanno ritrovato il gusto di partecipare».