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Molfetta, rinviata al 13 febbraio l'udienza al Tar Puglia sul ricorso per le firme sulle liste. Il Comune chiederà un rinvio in attesa dell'inspiegabile ritardo della sentenza del Consiglio di Stato
30 gennaio 2014

MOLFETTA – In attesa della decisione del Consiglio di Stato sulla validità dell’autenticazione delle liste elettorali, per la quale si registra un inspiegabile ritardo, questa mattina si è tenuta al Tar Puglia (nella foto, la sede) l’udienza relativa al ricorso presentato da un gruppo di cittadini di centrodestra che chiedono lo scioglimento del consiglio comunale di Molfetta e nuove elezioni amministrative. 

Nella precedente udienza gli avvocati del Comune avevano chiesto un rinvio proprio in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, prevista nella settimana successiva. Ora che il tribunale amministrativo di appello di Roma non si è ancora pronunciato, è stato chiesto un ulteriore rinvio, concesso per giovedì 13 febbario prossimo.
Il rischio dei tempi lunghi è quello dell’impossibilità dell’eventuale scioglimento del consiglio comunale in tempo utile per votare a maggio con le elezioni europee. Questo risparmierebbe alla città molti mesi di gestione commissariale che, come abbiamo visto, si rivela sempre dannosa per la città. Infatti, il rischio è che le elezioni, in questo caso slittino a ottobre con effetti devastanti per la città.
Il centrosinistra, pur non desiderando le elezioni, ha dichiarato di preferire comunque un voto a maggio, per evitare il commissariamento e soprattutto la politica del tanto peggio tanto meglio che attribuisce al centrodestra. Quest’ultimo, invece, preferirebbe una lunga gestione commissariale che permetterebbe alla coalizione Pdl, Forza Italia, Ncd, oggi spaccata, di riorganizzarsi.
La politica del tanto peggio tanto meglio è apparsa ancora più evidente in occasione delle minacce al sindaco (notizia diffusa ieri solo da “Quindici”), da parte di un operaio del cantiere del porto, licenziato dalla Cmc di Ravenna, in quanto il centrodestra non ha espresso solidarietà al sindaco a conferma dell’attacco ad personam contro la Natalicchio, che i cittadini di Molfetta hanno già capito e stanno condannando esprimendo opinioni in tal senso sia sul quotidiano “Quindici on line” che su Facebook. Insomma il centrodestra ne esce male da questa vicenda.
Il sindaco Paola Natalicchio è intervenuto sulle due vicende sostenendo che: «oggi chiederemo un rinvio al Tar, visto che sarebbe assurdo discutere in primo grado di una vicenda che sta ancora attendendo di essere chiarita da una sentenza di secondo grado che però non esce da 10 giorni. Nel frattempo ci attende una giornata di lavoro sul Porto. E siccome si ritiene che sul Porto "siamo fermi" e non stiamo lavorando, oggi alle 16 raccontiamo in conferenza stampa (Palazzo Giovene, sala consiliare) cosa succede sul cantiere, chiarendo anche la linea sulla nostra posizione nel procedimento sull' Accertamento tecnico preventivo. Qualcosa diremo anche sull'aggressione di ieri, perché tra le tante dichiarazioni di solidarietà - e vi ringrazio uno ad uno, davvero - non manca qualche commento fuori posto. E questa volta lo dico con chiarezza: o facciamo quadrato, destra e sinistra, e prendiamo le distanze da minacce e prepotenze, o chi soffia sul fuoco pensando di poterlo fare impunemente e mettendo a rischio anche la mia e altrui incolumità si assumerà le sue responsabilità nelle sedi opportune».

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