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Molfetta, Pino Amato: “sono stati nove anni d'inferno, adesso pronto a tornare in campo” L'ex assessore Udc “festeggia” la sentenza della Corte d'Appello sul processo “Amato +5”. “Assolto da tutte le imputazioni resta un residuo per il voto di scambio. Farò ricorso in Cassazione e sarò assolto anche lì. Ora continueremo a fare politica con rinnovato impegno”. Frecciate al sindaco Paola Natalicchio che replica: tutte bugie
05 novembre 2014

MOLFETTA - “Sembravamo quelli brutti, sporchi e cattivi, ora invece tutti lo sanno: siamo puliti e trasparenti e continueremo a fare politica come sempre. I cittadini quelli che mi conoscono bene, mi hanno invece detto che non cambia niente: loro l'hanno sempre saputo chi sono e cosa ho fatto per il bene di questa comunità. Da oggi saremo ancora più forti”.

E' un Pino Amato raggiante quello che ieri sera, nella affollatissima sala stampa del Comune ha salutato davanti ai leader provinciali del suo partito, l'Udc, la sentenza della Corte di Appello di Bari. L'ex assessore alla polizia municipale, era stato accusato nel 2005 di aver messo in piedi  una rete di contatti a fini elettorali. Coinvolto quindi nel cosiddetto processo “Amato +5” e condannato a  3 anni in primo grado e a 5 anni dall'interdizione dai pubblici uffici, ha visto la sentenza ribaltarsi nel processo d'appello. Assolto per i reati di concussione, tentata concussione, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale, truffa aggravata, Amato ha visto ridursi la pena da 3 anni a 10 mesi per quanto riguarda il voto di scambio.

“E' un residuo che andrà in prescrizione. Ma Pino è una persona limpida e trasparente e di prescrizione non ne vuol sentire parlare e quindi una volta letta la motivazione della sentenza  faremo ricorso in Cassazione. Ci sono gli estremi per l'assoluzione, ma comunque tutte le pene accessorie sono state cancellate”. Ha spiegato l'avvocato Giacomo Rana, uno dei due legali che hanno difeso Amato nel corso del processo e che ha aggiunto: “che la giustizia spesso fa male, logora. Soprattutto le persone perbene, vengono devastate dalle dolorose maglie della giustizia. In queste circostanze anche un citofono che suona fa temere il peggio. Pino era completamente innocente come emerso da tutte le intercettazioni che hanno mostrato come fosse un uomo disponibile ad aiutare le persone”. Dubbi tecnici sono stati mossi verso l'accusa di voto di scambio: “è un reato che si verifica solo se c'è un candidato iscritto alle liste elettorali presentate. E non è questo il caso. Il mio assistito non era candidato nel momento in cui gli viene mossa l'accusa”.

Felicitazioni sono state espresse dal coordinatore provinciale dei Giovani Udc Terra di Bari Saverio Digioia e da Filippo Barattolo, segretario provinciale dell'Udc che ha ricordato come il partito: “non ha mai messo in discussione Pino che anzi in questi anni, nel pieno della bufera è stato promosso a importanti incarichi provinciali e nazionali. Perché Pino è una brava persona, una persona in buona fede e nella nostra famiglia politica ci sarà sempre spazio per uomini come lui”.

Al coro di auguri e congratulazioni si sono uniti anche, facendo pervenire dei messaggi in sala, il consigliere regionale Pino Longo e l'eurodeputato Lorenzo Cesa, dal 2005 segretario nazionale dell'Udc: “Esprimo soddisfazione per la sentenza di assoluzione di Pino Amato. Da sempre abbiamo confidato nell'azione della magistratura ma anche nel fatto che il processo potesse aver una risoluzione positiva. È un verdetto che dimostra la correttezza dell'operato di Amato e, pertanto, accogliamo con grande piacere l'assoluzione che restituisce a tutti la verità su quanto è accaduto”  ha dichiarato Cesa.
Robert Amato, figlio di Pino e segretario cittadino del partito ha accusato “qualcuno di aver voluto isolare Pino Amato politicamente cercando di eliminare il gruppo dirigente dell'Udc molfettese. Non ce l'hanno fatta: all'ultima consultazione elettorale abbiamo preso comunque 2.000 voti. Oggi qualcuno smetterà di strumentalizzare qualsiasi nostra iniziativa e forse potrà appezzare la nostra politica fatta sempre tra la gente”.

Pino Amato infine,  ha ribadito la propria estraneità a tutte le accuse e  ringraziato gli amici di partito che ne hanno sostenuto la sua posizione anche nei momenti più difficili: “in molti in questi anni mi hanno chiesto di patteggiare ma io ho sempre rifiutato. Non voglio nemmeno sentire parlare di prescrizione. Sono innocente e punto sempre e comunque all'assoluzione piena. La mia è una politica fatta di sacrifici, sempre tra la gente ed è per questo che negli ultimi anni anche se all'opposizione abbiamo continuato a prendere moltissimi voti. Una politica dalla quale non mi sono mai arricchito. Addirittura il pubblico Ministero lo ha dichiarato nel corso del processo: mai toccato un euro pubblico. Ora continuiamo a fare politica come l'abbiamo sempre fatta. Potrei anche tornare in campo in prima persona, non escludo niente e credo di poter dare ancora molto alla mia città”.

Amato è inoltre intervenuto sulle recenti vicende politiche che hanno coinvolto la giunta Natalicchio ed espresso solidarietà a Serena la Ghezza (applauditissima al suo arrivo da tutta la sala): “quello che è successo a Serena è una vera e propria porcheria messa in atto dal sindaco Paola Natalicchio che non deve dimenticare che siede al suo posto grazie a noi dell'Udc. Sono pienamente solidale con Serena eletta direttamente dal popolo. Se fossi stato io il sindaco non avrei mai fatto quello che invece non ha esitato a fare la Natalicchio che non deve dimenticare che non bisogna mai allontanarsi dalle persone”.

Immediata la reazione del sindaco Paola Natalicchio: «Pino Amato mi fa sapere tramite una conferenza stampa che "il sindaco Natalicchio siede al suo posto grazie all'Udc". Diciamo che tutto si può dire di me. Tutto, davvero. Ma questo proprio no. Post scriptum: sul caso Laghezza sto ingoiando manifesti e conferenze stampa, termini indigeribili e interviste scomposte. Per ora taccio. Ma certo i pulpiti da cui arrivano le prediche sono a tratti imbarazzanti».

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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FATE RIDERE, SONO UN SOSTENITORE DI PINO AMATO. I PER STORIA E CRONACA RISPONDO A QUALCHE IGNORANTE.L'UDC NON E' MAI STATO CON AZZOLLINI, CON DI GIOIA, CON MARIANO CAPUTI. E' STATO ALL'OPPOSIZIONE NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI CON UNA SINISTRA SPACCATA E FRAMMENTATA, CHE AVEVA PAURA E SI NASCONDENA VERSO AZZOLLINI. . PER IL SINDACO NATALICCHIO,VISTO CHE NON LO SA E' STATA ELETTA GRAZIE ALLA PERCENTUALE DEL 6 CIRCA DELL'UDC E DEL SUO CANDIDATO SINDACO,CHE SCEGLIENDO DI ANDARE DA SOLO, HA CAMBIATO TUTTI I GIOCHI POLITICI. LA CAPISCO E LA COMPRENDIAMO, IN FATTI LEI NON SA NEANCHE COME SI TROVA A FARE IL SINDACO. SONO I NUMERI CHE PARLANO AL PRIMO TURNO. MAI PINO AMATO E L'UDC HA CHIESTO DI FARE ACCORDI CON LA NATALICCHIO, IN QUANTO LA NATALICCHIO STESSA, AVEVA SEMPRE DICHIARATO CHE NON CI SAREBBERO MAI STATI APPARENTAMENTI E ACCORDI CON QUELLI DELL'UDC. E' CHIARO ED EVIDENTE CHE LEI FACENDO L'APPARENTAMENTO CON RIFONDAZIONE HA TAGLIATO LE GAMBE A PINO AMATO E L'UDC. QUINDI PER STORIA E VERITA LA NATALICCHIO HA VINTO DI SUO AL BALOTTAGGIO E SU QUESTO NON C'E DUBBIO, MA AL RIMO TURNO SE IL CANDIDATO SINDACO DELL'UDC, CHE SI CHIAMA PINO AMATO NON SCENDEVA IN CAMPO E TOGLIEVA 2000 VOTI AL CENTRO DESTRA LA NATALICCHIO E COMPANI, NON DOVEVANO NEANCHE ESISTERE SULLA CARTA GIOGRAFICA, PERCHE LA VITTORIA ERA SCHIACCIANTE DI AZZOLLINI .QUINDI A QUALCHE ARTISTA CHE FA IL CANTANTE E LE BATTUTE GLI CONSIGLIO DI ANDARSI A LEGGERE I DATI E LA STORIA. NOI NON SIAMO CONTRO LA NATALICCHIO MA LASCIATECI ESPRIMERE IL NOSTRO PENSIERO. NOI SIAMO SERENI, MA VOI CHE AVETE VINTO VI VEDO PIOTTOSTO ARRABBIATI. RILASSATEVI ALTRIMENTI SERVE QUALCHE MALOXS.



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