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Molfetta, Pai e lame: concluso con nulla di fatto il Tavolo tecnico ordinato dal Tribunale Superiore delle Acque
13 luglio 2010

MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa del Circolo di Lega Ambiente di Molfetta.
"Ieri, 12 luglio 2010, si è concluso il "tavolo tecnico" che il "Magistrato alle acque", nell'udienza di maggio a Roma, aveva auspicato nell'estremo tentativo di ricomporre la vicenda giudiziaria che ha contrapposto l'Amministrazione comunale di Molfetta all'Autorità di bacino della Puglia, a proposito delle lame del territorio molfettese.
Il Comune di Molfetta continua a non volere accettare la delimitazione delle aree a diversa pericolosità idraulica imposta dal Piano stralcio per l'assetto idrogeologico e rifiutando le determinazioni che vengono da un'Autorità sovraordinata, com'è quella di pianificazione dei bacini idrografici pugliesi.
Rivolgendosi alla Magistratura alle acque con un ricorso giuridico e tecnico elaborato dai suoi consulenti, l'amministrazione del Comune di Molfetta ha tentato di smontare lo studio dell'Autorità di bacino, usando per argomenti un presunto errore nel calcolo della pioggia di progetto e un approccio modellistico e metodologico per stimare la portata al colmo di piena alternativo a quello usato dall'AdB.
Dopo quattro riunioni del "tavolo tecnico", a cui hanno partecipato oltre ai rappresentanti dei due enti  anche l'associazione Legambiente,  i rappresentanti del Comune di Molfetta piuttosto che ammettere l'insostenibilità delle argomentazioni sollevate, hanno preferito abbandonare la discussione, rifiutandosi persino di sottoscrivere e firmare i resoconti dei verbali delle riunioni avvenute.
La registrazione orale degli interventi dell'ultima seduta, insieme alla notevole mole delle relazioni prodotte dalle diverse parti che si sono confrontate, testimonieranno  a chi va riconosciuta la correttezza delle posizioni in merito all'esattezza delle previsioni, alla fondatezza dei riferimenti scientifici, alla giustezza delle tesi, alla chiarezza delle conclusioni e alla credibilità dei risultati.
La questione ritorna ora al Tribunale Superiore delle Acque per le prossime udienze (la prima il 21 luglio ) dove sulla base delle relazioni tecniche delle parti e delle memorie pre-sentate si deciderà in merito al prosieguo del giudizio". 

 

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