MOLFETTA - Proprio come nel Paese dei balocchi di Collodi, a Molfetta è tutto possibile. Domani si terrà uno spettacolo al PalaPoli: la richiesta per lo svolgimento dell’evento (e di altri tre successivi) è stata formalizzata lunedì 12 novembre dal presidente pro-tempore dello stesso palazzetto e da un consigliere comunale almeno fino a martedì prossimo (il 20 novembre saranno ormai ufficiali le dimissioni del sindaco di Molfetta e giunta e consiglio comunali cadranno definitivamente).
Problema: presidente del PalaPoli e consigliere comunale sono la stessa persona. This is possible? Certo, in Italia è tutto possibile. Il Presidente del PalaPoli, chiede al Comune, dunque a “se stesso” (in quanto consigliere comunale) di utilizzare una struttura comunale che presiede. Svariati i conflitti d’interesse? Solo dettagli.
Un consigliere comunale, eletto nel 2008, non dovrebbe ricoprire ancora nel 2012 la carica di presidente del PalaPoli nella forma «pro-tempore» e presentare una richiesta di autorizzazione per uno spettacolo quando è ancora in carica. Questa cosa in un Paese civile, non si potrebbe fare, ma nel Paese dei balocchi è, però, tutto possibile: basta far parte dell’esclusivo “club della nutella”.
Per di più, sembrerebbe (il condizionale è quasi d’obbligo) che la prevendita dei biglietti sia iniziata ancora prima della concessione dell’autorizzazione da parte del Settore Lavori Pubblici. Anche questo sarebbe un insignificante dettaglio di fronte alle pluricariche ricoperte e al possibile conflitto d’interessi: ma l’appartenenza all’esclusivo «club della nutella» pare abbia reso la situazione molto più semplice nel Paese dei balocchi.
L’unico inconveniente, nel Paese dei balocchi, è che la mattina dopo, crescono orecchie e naso lungo. Anche questo, però è un dettaglio.
Crescono anche le veline, sembra che la campagna elettorale sia già iniziata, anche a giudicare dai comunicati stampa che il MinCulPop diffonde a getto continuo, in attesa che sia nominato il commissario, quando l’ufficio stampa e propaganda dovrebbe fermarsi, anzi, correttezza vorrebbe che, lo facesse già ora.
© Riproduzione riservata