Molfetta night run, disorganizzazione, caos delle macchine imbottigliate in un quadrilatero cittadino a girare a vuoto senza meta
MOLFETTA – Intere strade in ostaggio, vetture che girano attorno agli isolati come un carosello senza vie di sbocco, automobilisti inferociti che non riescono a rientrare a casa, clacson che suonano: insomma, una disorganizzazione completa nella Molfetta Night Run. Il fatto che la gara sia stato realizzata in notturna, complica di più la situazione.
E’ la prima volta che assistiamo a una confusione simile: ragazzi che bloccano le strade e quando gli automobilisti protestano rispondono: “non so nulla, mi hanno detto di bloccare qui”. Dopo vari tentativi e procedendo anche controsenso nella trappola di un quadrilatero di strade che vanno da via Margherita a via Baccarini, al viale Pio XI e tutte le strade parallele e adiacenti dalla stazione fino al mare, lungomare compreso. Qualcuno riesce a passare, magari forzando un blocco e si ritrova il vigile che gli impedisce di avanzare e non sa dare spiegazioni e gli dice di tornare indietro. Anche lui: “mi hanno detto di bloccare qui e così ho fatto”. Ma cosa sta succedendo? Tutti in un labirinto infernale, senza sapere dove andare. E c’erano anche vetture con persone anziane con difficoltà di deambulazione che non potevano tornare a casa. E’ semplicistico dire: andate a piedi.
Ne abbiamo viste di corse in città, ma mai con questa confusione organizzativa: l’errore è stato bloccare in grande anticipo tutte le strade e non poco prima dell’arrivo dei corridori. Un’improvvisata dilettantistica senza precedenti, che finisce per danneggiare l’immagine della città, anziché promuoverla. Dispiace dirlo, ma anche una iniziativa festosa e simpatica come questa, comporta certamente dei disagi, che, vanno compresi ma si possono anche ridurre con una maggiore attenzione all’organizzazione: troppo facile bloccare tutto, più difficile creare percorsi alternativi ragionati e con una tempistica adatta al percorso della gara.
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