Molfetta, la giunta comunale torna in carica per un vizio di forma nella notifica della decisione del Tar
Continua la "telenovela" dell'assenza di donne nell'amministrazione della città
MOLFETTA - Per un vizio di forma, la giunta comunale di Molfetta ritorna in carica. E' questa la decisione del Consiglio di Stato sulla vicenda della violazione del regolamento comunale che prevede la presenza delle donne in giunta. Dopo che il Tar aveva azzerato la giunta, in appello è stato accolto il ricorso presentato dal sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini (foto), nel quale si faceva rilevare proprio l'errore consistente nell'aver notificato la sentenza solo al vicesindaco Uva e all'assessore Magarelli.
La motivazione del provvedimento sta nel fatto di non voler privare la città degli amministratori, in attesa della discussione di merito già fissata per il 27 gennaio.
Nel decreto n. 236 del 14 gennaio 2009, infatti, è scritto che “allo stato può derivare, dall'esecuzione della sentenza, nel limitato periodo intercorrente fino alla decisione della richiesta misura cautelare in camera di consiglio, un grave pregiudizio per la conseguente soluzione di continuità dell'azione amministrativa comunale. Sembra, pertanto, coerente al presidio degli interessi pubblici primari correlati all'esercizio delle funzioni comunali, mantenere la situazione in attesa della decisione che sarà adottata in sede cautelare dall'Organo collegiale”.
E la “saga” della presenza delle donne in giunta continua. Appuntamento alla prossima puntata di questa telenovela che si annuncia ancora lunga e costosa per i cittadini di Molfetta. Come se la città non avesse altri problemi da risolvere.