Molfetta chiama Milano per parlare di pesca, agricoltura, grande cucina, innovazione, cultura e turismo. Il sindaco Natalicchio oggi ad Expoincittà
MOLFETTA – Il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio va a Milano per tre appuntamenti importanti: alle 17.30 sarà ad Expoincittà insieme all'Associazione "Cuore della Puglia" che, insieme alle Masserie Didattiche, occupa questi giorni l'ex albergo diurno "Cobianchi" (zona piazza Duomo) per valorizzare i nostri prodotti e le nostre storie di buona produzione agroalimentare. Nello spazio dibattiti Molfetta sarà protagonista, in un panel su "food e innovazione" in cui presenteremo alcune storie di successo come quella di Felice Lobasso, nostro chef molfettese del ristorante Unico di Milano, e presenterà insieme a Loredana Lezoche, presidente dell'Associazione Imprenditori Molfetta, il polo agroalimentare della nostra zona industriale e il progetto supportato dal Comune di Molfetta "Molfetta Export".
A seguire, alle 18.30, insieme a Cristina Tajani, assessore della giunta del Comune di Milano, e Matteo Lepore, assessore del Comune di Bologna, parlerà di innovazione, politica e territorio, provando a mettere in rete le tre esperienze amministrative.
Domani mattina, invece, ascolterà il seminario sul Sud organizzato alla Festa dell’Unità nazionale da Debora Serracchiani.
«Il grande dibattito lanciato da Roberto Saviano sul Meridione – scrive il sindaco - si è un po' incagliato sul tema dei fondi europei e dei "politici spreconi". Speriamo si faccia qualche passo in avanti e si inizi a fare sul serio. Intanto stiamo organizzando una grande iniziativa dal titolo "Molfetta chiama Milano" per la chiusura di Expo, il 22 ottobre all'Expogate di Piazza Castello. Un momento di marketing territoriale comunitario, in cui parleremo di pesca, agricoltura, grande cucina, innovazione, cultura e turismo, sviluppo economico e internazionalizzazione. In collaborazione con lo Iat, l'Associazione Imprenditori e in tanti produttori che in questi mesi hanno creduto nell’opportunità di Cuore della Puglia e dell'Expo per avviare un percorso di nuova centralità di comparti dimenticati dell'economia cittadina (agroalimentare, cultura, turismo e commercio, su tutti), nell'ottica di una visione nuova e in rete della nostra città».
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