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Molfetta, auto su Piazza Amente: altro che civiltà e rispetto del decoro urbano
17 marzo 2013

MOLFETTA - L’inciviltà e la maleducazione a Molfetta non hanno limiti e ogni giorno non solo si assistono a continui atti di vandalismo (soprattutto all’arredo urbano), ma anche a denunce e segnalazioni di cittadini stanchi di una città senza controllo e ormai invivibile. Nel mirino degli incivili ancora Piazza Amente nel centro storico, nonostante l’installazione di alcuni dissuasori in pietra, dopo la segnalazione a Quindici di una residente (novembre 2012).
 
«Egregio direttore, questo è quello che ancora accade in Piazza Amente, nonostante il realizzatore di questa piazza abbia messo dei dissuasosi di marmo per non far parcheggiare le macchine. La colpa non è né dell’amministrazione n di altri. È solo colpa della maleducazione e dell’inciviltà che, ahimè, regna nel Sud Italia. Perché al Nord non succede tutto ciò? Magari un controllo più frequente da parte di qualche pattuglia dei Vigili urbani potrebbe iniziare a dar una svolta al parcheggio selvaggio del centro storico. Distinti saluti»
 
Questa l’ennesima segnalazione inviata a Quindici che focalizza la sua attenzione non solo sul maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine e sulla necessità delle varie sanzioni pecuniarie che possono essere un utile deterrente contro l’inciviltà e il vandalismo (purtroppo, la Polizia Municipale è in servizio fino alle 22 ed è molto facile che i “vandali”, anche rispettabili cittadini, riescano a sfuggire ai controlli e alla immediate sanzioni pecuniarie). Ma anche sull’assenza di educazione alla convivenza civile da parte dei cittadini, abituati in questi anni alla politica del lassaiz faire e al pressapochismo amministrativo.
Un’ottusa e maleducata “civicità” che ha inquinato la pancia di Molfetta, città abbandonata alla sporcizia, al degrado urbano (soprattutto nelle periferie) e socio-ambientale, al traffico incontrollato e al disinteresse sociale. Probabilmente, più che una riqualificazione delle piazze, del verde e di qualsiasi altro elemento dell’arredo urbano, occorrerebbe sanare la “pancia malata” di Molfetta, estirpandone inciviltà, vandalismo e maleducazione.
 
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Caro Hans, non ti smentisci mai, pur di difendere la destra e il tuo Azzollini, scrivi anche castronerie contro Quindici che sei sempre pronto ad attaccare, ma che ti pubblica anche le imbecillità che scrivi nascosto dietro un nick anonimo. La sinistra è per la legalità e paga le affissioni e le tasse (che il centrodestra e Berlusconi invitano a non pagare, aiutando gli evasori con le leggi di Tremonti). Quindi il cartellone di Paola Natalicchio è perfettamente legale. Hai talmente il cervello piccolo che non riesci nemmeno ad accettare le cose normali e ci vedi dietro sempre illegalità purché siano di sinistra, quando finora, come i magistrati hanno ampiamente dimostrato, le maggiori illegalità le ha compiute il centrodestra a Molfetta e in Italia. L'altro cartellone, quello di Altomare, non era illegale, né noi abbiamo detto una cosa del genere, ma abbiamo scritto che sarebbe stato inopportuno dare spazio a questa pubblicità, dopo gli scandali dell'edilizia e gli arresti che hanno visto protagonisti questi personaggi su cui pende anche una sospensione dai pubblici uffici. Altro che censura, impara a leggere e non con il cervello teleguidato da Azzollini. E soprattutto abbi il coraggio di firmare con nome e cognome veri, senza nasconderti vigliaccamente dietro l'anonimato, che non merita nessun rispetto. Quelli di Quindici sono trasparenti e si firmano con nome e cognome. E' questa la differenza! Quindici non badare alle critiche di questi personaggi minimi, vai avanti sulla strada della verità e della liberà. Grazie per quello che fai per la città di Molfetta e i suoi cittadini. Speriamo di cambiare presto, prima che Molfetta degeneri e muoia del tutto.






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