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Molfetta, AN minimizza la polemica del servizio di trasporto e difende l'assessore Brattoli Quindici conferma la ricostruzione dei fatti pubblicata nei giorni scorsi
02 agosto 2007

MOLFETTA - Sul caso dell'affidamento del servizio di trasporto e sulle polemiche che, anche all'interno del partito e della maggioranza, sono sorte per questa vicenda, è intervenuto il circolo locale di Alleanza Nazionale con una nota stampa che di seguito pubblichiamo: “Apprendiamo dal sito www.quindici-molfetta.it dell'esistenza di un “caso-Brattoli” in Alleanza Nazionale e di tensioni all'interno del partito a tale proposito. Apprendiamo altresì che autorevoli esponenti del partito e qualche consigliere comunale hanno chiesto le dimissioni di Annamaria Brattoli dall'Assessorato ai Servizi Sociali. E infine apprendiamo anche che i consiglieri d'opposizione e anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno richiesto tutti i documenti inerenti la questione agli Uffici competenti. Dato per scontato che rientra nella legittima attività di ogni consigliere comunale la richiesta di tale documentazione, la presidenza di Alleanza Nazionale si sente obbligata a specificare quanto segue: 1) al momento non esiste nessun “caso-Brattoli” perché non vi è stato nessun affidamento del servizio trasporti; 2) nessuno in AN – né consiglieri comunali, né militanti – ha chiesto le dimissioni di Brattoli dall'Assessorato ai Servizi Sociali; 3) l'intero partito di AN è compatto nel sostegno all'assessore Brattoli e nell'auspicio che continui nel buon lavoro fin'ora svolto all'Assessorato ai Servizi Sociali, rifulgendo per la professionalità e l'onestà infusi in tale impegno. A noi non resta che confermare l'assoluta veridicità di quanto scritto nei giorni scorsi e sottolineare come la “difesa d'ufficio” dell'assessore Brattoli ad opera del locale circolo di An sia soltanto il maldestro tentativo di celare, dietro un fragilissimo paravento, una verità che già prima del nostro articolo era ben nota agli “addetti ai lavori” e che Quindici (unico organo di informazione locale) ha avuto il merito di far conoscere all'opinione pubblica. L'elenco dei consiglieri comunali di maggioranza, degli stessi rappresentanti istituzionali di Alleanza Nazionale e dei militanti a vario titolo della Casa delle Libertà, che hanno espresso riserve e critiche molto dure su tutta questa vicenda, è lunghissimo e solo il sacrosanto diritto di tutelare le “fonti” ci impedisce di fare nomi e cognomi (nomi e cognomi che, peraltro, i militanti di Alleanza Nazionale e gli estensori di questo documento conoscono benissimo…). Ma se davvero volessimo prendere sul serio la nota di An (è difficile, ma ci proviamo), dovremmo concludere che questo partito (che ha sempre fatto della “questione morale” la sua bandiera) è scivolato sulla classica buccia di banana, difendendo con questa estemporanea dichiarazione una operazione quanto meno discutibile che non è andata in porto proprio perché consiglieri comunali di maggioranza (tra i quali, lo ribadiamo, anche membri di An) ed autorevoli rappresentanti della stessa amministrazione (sindaco Azzollini in testa) l'hanno bloccata, evidenziando giustamente tutti i profili di inopportunità che abbiamo già denunciato. Ecco perché non c'è stato – per fortuna, aggiungiamo noi – l'affidamento del servizio in questione. Non possiamo poi esimerci dal rilevare come i solerti militanti di An non abbiano fatto alcun cenno, nel comunicato stampa, alla ragione per la quale sono stati costretti a smontare in fretta e furia le insegne del partito dalla sezione di Via Giulio Cozzoli n. 44, inaugurata in pompa magna solo qualche settimana fa, alla presenza di onorevoli, consiglieri regionali, “nani e ballerine”. Sarà stato forse perché in quegli stessi locali è ubicata anche la sede legale della Cooperativa Caronte, una delle tre ditte invitate dal Comune a partecipare alla trattativa privata per l'affidamento del servizio e che avrebbe presentato l'offerta più vantaggiosa? Ci piacerebbe saperlo, altrimenti non si spiegherebbe una così rocambolesca fuga. Se, poi, gli estensori di questa nota non si sono resi conto delle tensioni che tutta questa vicenda ha generato all'interno del locale circolo di An, c'è da preoccuparsi seriamente: o erano distratti durante l'infuocata riunione svoltasi qualche settimana fa (in cui, lo ribadiamo, sono state richieste le dimissioni dell'assessore Brattoli) o erano già in ferie. Comprendiamo la necessità per una forza politica di respingere sempre e comunque le critiche, ma un briciolo di onestà intellettuale e - perché no - anche di pudore, non guasterebbero.
Autore: Giulio Calvani
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