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Mo vèine Nètale, il teatro per sorridere e riflettere L’ultimo lavoro del Collettivo La Rocca diretto da Giorgio Latino
15 gennaio 2020

Uno spettacolo nello spettacolo, potremmo sintetizzare così l’ultimo lavoro del Collettivo Dino La Rocca a Molfetta: Mo vèine Nètale. Il Natale è occasione di incontro, condivisione, amicizia, ma anche di riflessione sui temi del nostro tempo, sulla società, sulla vita di tutti i giorni. Ecco perché potremmo definire “agrodolce” lo spettacolo che Giorgio Latino e tutto il suo gruppo teatrale ha donato (sì, è stato proprio un dono natalizio, con annessa degustazione gastronomica di frittelle) ai molfettesi accorsi numerosi a questa festa del teatro dialettale e non solo. Amore, avidità in chiave grottesca, ma anche violenza sulle donne come denuncia di un fenomeno sempre più preoccupante e frequente. L’alternarsi delle risate e dei lunghi silenzi, ha reso lo spettacolo completo, lanciando un messaggio di pace, ma anche di ribellione ad una piaga della società che non può essere più tollerata. Occorre reagire e il teatro fa anche questo, prepara le coscienze divenendo anche impegno civile di denuncia, ma anche di mobilitazione collettiva. L’alternarsi delle rappresentazioni, ha reso lo spettacolo veramente completo, soprattutto perché non è mancata la musica e il ballo con l’Accademia “Ribalte” di Enzo Garinei. Si comincia con la vicenda di una famiglia povera che non rinuncia alla propria dignità in cambio di denaro. Segue le amare storie di tre donne vittime di violenza e il racconto drammatico di queste terribili esperienze che hanno lasciato il segno in ognuna di loro. Poi cambio di scena e di umore con la musica e il ballo a cura degli allievi della Associazione “Arte in scena” di Luisa Moscato, che hanno presentato un pezzo del musical “Mamma mia” che ha avuto tanto successo a Molfetta. Infine la rappresentazione di un episodio familiare legato ad una eredita di una scrivania e una statuetta di S. Antonio e dei litigi di due fratelli: un caso di ordinaria amministrazione, nel quali molti si sono riconosciuti, divertendosi. Infine si è esibito il gruppo “Happy Singers” che ha cantato la Santa Allegrezza, con una degna e tradizionale conclusione di quella che può essere definita una festa popolare, che ti lascia, però, qualcosa dentro e ti fa riflettere sulla società. Perché sia sempre un Natale di pace nel significato più ampio del termine. Ricordiamo i protagonisti dello spettacolo: Giorgio Latino, Mariella Facchini, Caterina Tattoli, Franco Caputi, Francesco La Rocca, nella prima scena. Caterina Tattoli, Mariella Facchini, Latino e Elisabetta de Trizio per il monologo sulla violenza sulle donne. Latino, Giovanni Saltarelli, Mena Pischettola per “Ci sparte ave la pèscia parte”. Infine i ragazzi dell’Accademia ArteInScenA/Ribalte con coreografie di Agnese Cassano e la direzione di Luisa Moscato.

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