Mauro Panunzio: I commercianti uniti contro le aperture domenicali
Continua l'agitazione della categoria contro l'Amministrazione
MOLFETTA - Continuano le prese di posizione dei commercianti molfettesi contro la decisione del sindaco, Antonio Azzollini, di autorizzare indiscriminatamente l'apertura dei negozi nei giorni festivi.
Mauro Panunzio, responsabile del settore commercio dei Democratici di Sinistra di Molfetta commenta l'iniziativa dello scorso venerdì "Spegniamo le vetrine dei negozi", che ha dato “un segno vistosissimo dello stato di agitazione della categoria”, con le luci e le insegne delle vetrine dei negozi spente per un ora ed una partecipazione del 90% degli esercizi commerciali.
“Grande soddisfazione – afferma Mauro Panunzio - da parte di tutti i responsabili delle associazioni, cui va dato merito del grande lavoro che stanno svolgendo con uno spirito di compattezza, che finalmente ha prevalso su inutili contrapposizioni. Gli obiettivi sono totalmente condivisi e se non dovessero arrivare risposte concrete dall'amministrazione, credo assisteremo ad altre iniziative di protesta”.
Ad alimentare il malcontento della categoria sono le posizioni assunte dal sindaco, che non intende dare ascolto alle richieste avanzate dai responsabili del commercio locale e regionale, circa la deroga alle aperture domenicali indiscriminate, che andrebbero tutto a vantaggio della sola Fashion District.
“Forse il Sindaco – continua Mauro Panunzio – confida nella sensibilità dei commercianti e cittadini, perché recepiscano una concezione moderna tesa a valorizzare la città finta come bene comune ad appannaggio della città reale. Passeggiando per le vie del centro durante la protesta, si poteva cogliere, solo parzialmente, cosa causerebbe l'eventuale chiusura dei negozi; una città senz'anima, priva di identità, deserta, spenta, così forse tutti capirebbero l'importanza del nostro ruolo sociale”.
Mauro Panunzio precisa che “la lotta intrapresa non è rivolta a privare i consumatori della possibilità di recarsi anche la domenica presso le grandi strutture commerciali. Abbiamo chiesto semplicemente di contenerle in un numero più equilibrato e concertato con le organizzazioni sindacali e associazioni di categoria maggiormente rappresentative, così come recita la legge regionale sul commercio. Tra l'altro, se l'amministrazione avesse concesso una sola delle richieste avanzate dai commercianti al fine di rendere la città, e quindi il commercio tradizionale, più competitivo con il nuovo mercato, forse avremmo avuto un perimetro più ampio per una soluzione condivisa da tutti gli attori. Credo che se l'amministrazione, continuerà ad essere sorda, non ci sarà più spazio per il dialogo e si diffonderà inevitabilmente tutto il dissenso da parte di tutti i commercianti della città. Non mi stancherò mai di ripeterlo, e mi scuso, noi chiediamo, da oltre 6 anni, parcheggi e un arredo urbano qualificato a beneficio di tutta la comunità, perché avere la possibilità di parcheggiare senza ansia e poter fare una passeggiata per le vie del centro ber arredate credo sia un piacere per tutti i cittadini. Ovviamente senza trascurare le periferie che vanno tutelate con interventi specifici. Ritengo sia importante in questa fase di lotta, che il consumatore percepisca che ha tutta la nostra attenzione, perché rappresenta la nostra unica e reale risorsa. Infatti possiamo assicurare che ogni commerciante, in piena coscienza del cambiamento che il mercato ci impone, pone la massima scrupolosità ad una regolamentazione dei prezzi. In presenza di questa opera volontaria i consumatori vengono messi nelle condizioni di avere prodotti di prima scelta, e soprattutto di qualità, a prezzi assolutamente competitivi”
Mauro Panunzio conclude: ”Non ci rassegneremo all'idea che il commercio di prossimità possa essere stroncato dal dilagare prepotente dei centri commerciali, sono certo che alla lunga il commercio tradizionale prevarrà perché si fonda su un concetto fondamentale: il rapporto umano”.