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Marineria molfettese in stato di agitazione. Il sindaco incontra pescatori e armatori Appello di Azzollini ai sindaci delle altre città a vocazione marinara: «Creiamo un organismo comune per rappresentare i problemi della pesca pugliese in ambito europeo»
07 giugno 2008

MOLFETTA - «È giunto il momento che le istituzioni europee prestino ascolto al grido di aiuto della marineria italiana. Servono con urgenza interventi immediati per il recupero del reddito eroso dal caro gasolio e un tavolo tecnico permanente che, insieme con le organizzazioni di categoria e i lavoratori, affronti le questioni strutturali per il rilancio del settore della pesca, settore cruciale per l'economia della Puglia e del Sud Italia». È quanto ha dichiarato il sindaco di Molfetta sen. Antonio Azzollini nel corso dell'incontro che si è tenuto questa mattina nella sala giunta di Palazzo di Città. Si è trattato di una riunione improvvisata, richiesta dai rappresentanti dell'Assopesca e di Federpesca, a cui hanno preso parte anche numerosi pescatori ed armatori locali già da alcuni giorni in stato di agitazione (nella foto). Fermo biologico indennizzato di 45 giorni, misure immediate per attenuare l'impatto del caro gasolio, l'istituzione di un tavolo tecnico permanente. Questi gli argomenti affrontati nella riunione svoltasi nella tarda mattinata di oggi. Il senatore Azzollini, nella veste anche di presidente della Commissione Bilancio del Senato, si è impegnato a farsi portavoce nelle sedi del Governo italiano delle istanze provenienti dalle associazioni di categoria e dai rappresentanti della marineria pugliese, pur assicurando che «il ministero dell'Agricoltura e del Tesoro sono già impegnati a individuare le soluzioni più efficaci e immediate per migliorare le condizioni operative ed economiche sia delle imprese che dei lavoratori». Altri incontri si terranno nei prossimi giorni. Il senatore Azzollini ha inoltre lanciato un appello affinché eventuali altre forme di proteste siano improntate a toni civili e rispettosi delle istituzioni e invitato i sindaci di tutte le città italiane a vocazione marinara a creare un organismo comune che diventi punto di ascolto dei pescatori e degli armatori e rappresenti i problemi della pesca in tutte le sedi istituzionali. «È necessario, però – ha concluso Azzollini -, che al di là dei provvedimenti urgenti necessari a superare l'emergenza, si inneschi un confronto sistematico fra tutti gli operatori del settore. Servono interventi mirati quali un ripensamento strutturale della filiera produttiva, investimenti in innovazione tecnologica e politiche di marketing per la valorizzazione del prodotto italiano che portino il comparto della pesca italiana nelle condizioni migliori per reggere la forte competizione nei mercati internazionali».
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