Mancano i vigili urbani, ma non li assumono
Il mistero dei 6 vincitori di concorso ancora in attesa. Parlano i protagonisti
Incalzano le polemiche sul corso-concorso per l'assunzione dei vigili urbani. A parlare sono i diretti interessati. Lo fanno in prima persona, e, senza rinunciare all'anonimato, lanciano accuse pesanti «a chi - dicono - dovrebbe assumerci, ma non lo fa perché forse a superare le selezioni sono state le persone "sbagliate"».
Il corso concorso fu indetto dal Comune di Molfetta l'anno scorso. Tre mesi di formazione specialistica e subito dopo l'assunzione a tempo indeterminato di 6 vigili urbani. Al centro Formez di Roma era affidata la gestione del corso, inserito nel piano Ripam (Riqualificazione delle pubbliche amministrazioni). Un modo innovativo di selezionare il personale: prima la formazione, poi il concorso. In istituti super partes, qualificati e lontani da logiche clientelari.
"In realtà - precisa una ragazza molfettese, corsista poi risultata vincitrice - anche durante il corso si sono verificate stranezze: la trasparenza che era inizialmente nelle intenzioni degli amministratori, non ha avuto proprio gli esiti sperati". Le fa eco un collega: "Le preselezioni e le selezioni, tenutesi durante il commissariamento del Comune, si sono svolte secondo criteri di trasparenza inaspettati. Ma poi le cose sono cambiate". Un cambiamento di rotta che è balzato agli occhi di molti partecipanti, "perché - spiegano - alla gestione trasparente del Ripam si contrapponeva una strana e sfacciata sicurezza di alcuni corsisti".
Il corso, tenutosi a Pozzuoli e terminato il 22 novembre scorso, è durato tre mesi. "In poche settimane - racconta la ragazza - abbiamo studiato nozioni di diritto amministrativo, il codice della strada e quanto occorre sapere per far parte di nuclei di polizia edilizia e commerciale". Alla teoria è seguita la pratica. "Gli stage si sono svolti a Pozzuoli e a Caserta, un'esperienza utile perché abbiamo affiancato le squadre di polizia urbana, imparando il mestiere sul campo". Dopo il corso, il concorso. Una prova scritta e una orale, per scegliere i futuri vigili urbani tra i 30 partecipanti al corso. Risultato: tutti idonei, e, nel rispetto del bando, sei corsisti dichiarati vincitori dei posti messi a concorso.
"Sfortuna voleva - dichiara ironico uno dei vincitori - che tra i sei solo due fossero molfettesi doc, mentre gli altri quattro fossero maldestramente non residenti a Molfetta". Certo una ragione non sufficiente a spiegare il blocco delle assunzioni. "La trasparenza ha perso ancora una volta", concludono due dei sei vincitori.
Tiziana Ragno