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Lo scandalo delle case parcheggio
07 marzo 2002

MOLFETTA – 7.3.2002 Continua lo scandalo delle case parcheggio, di cui “Quindici” si è occupato più volte e dove finora nessuna amministrazione, di centro-sinistra prima e di centro-destra dopo, è riuscita a porre rimedio. Malgrado il “parcheggio” debba durare solo 2 anni, in queste case la gente resta anche 10 anni. Ce ne sono alcune alla 167, altre ancora alla Madonna dei Martiri. Chi ci abita spesso le “occupa”, oltre il termine di scadenza e naturalmente a costo zero. Le assegnazioni passano per il sindaco che con "atto monocratico" ha facoltà di scegliere gli assegnatari. A Molfetta c’è però anche il problema dei criteri di assegnazione, sui quali non mancano le perplessità. "E' diventato improcastinabile fare chiarezza sui parametri di assegnazione delle case parcheggio", dichiara Gaetano Cataldo, del Sunia locale. E l'assessore all'Urbanistica Pietro Uva replica: "Gli alloggi vengono assegnati in presenza di particolari requisiti: prima di tutto l'insalubrità dell'immobile di provenienza e l'ingiunzione di sfratto esecutivo per conclusa locazione". Ma al Sunia non basta. "Si tratta di criteri che lasciano ancora spazio alla discrezionalità dell'autorità", continua Gaetano Cataldo. "Il rischio è che, in assenza di parametri oggettivi, chi ha bisogno di una casa si affidi al sentito dire e che ricorra a facili "sponsorizzazioni" pur di ottenere un alloggio". E le famiglie dei detenuti? Secondo i sindacati (Sunia e Uniacep), delle case parcheggio non potranno beneficiare quanti hanno già subito una condanna definitiva come soggetti interessati dall'operazione Reset: "Riteniamo che sia giusto e opportuno - spiega Cataldo - dare priorità a chi vive onestamente con l'incubo di uno sfratto esecutivo imminente". L'assessore Uva, che, pur avendo accolto questa proposta, si dice però, "preoccupato del fatto che intere famiglie saranno penalizzate scontando le illegalità commesse da padri, fratelli, mariti". Ma il criterio della legalità andrebbe comunque rispettato, soprattutto in presenza di gente onesta che non ha mai violato la legge, anche se in stato di necessità. Se l’amministrazione non condivide questa scelta, rischia di non dare un buon esempio di moralità e un segnale forte alla cittadinanza. Intanto è anche incerto il numero delle case parcheggio. Difficile avere cifre dall’amministrazione comunale. "Chiederemo all'amministrazione quanti appartamenti e quale disponibilità reale di questo tipo di alloggi esista a Molfetta", annuncia il Sunia, che lunedì affronterà anche questo problema nel corso del primo congresso della sezione locale, nel quale si discuterà dell’assurdo mercato della casa a Molfetta . "E' il primo passo per fare chiarezza su un terreno dove la trasparenza è più che dovuta".
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