Le alunne del “Magistrale” prime in Europa
Vincitrici dell'European Youth Parliament
Dieci alunne dell'istituto superiore “Vito Fornari”, provenienti dal corso Linguistico e Pedagogico, si sono classificate al primo posto nell'European Youth Parliament. Si tratta di un concorso, una competizione aperta alle scuole superiori che si propone di accrescere nei giovani la consapevolezza della propria cittadinanza europea.
Le ragazze coinvolte hanno utilizzato le lingue studiate e le conoscenze apprese di diritto, storia e delle altre discipline scolastiche per dibattere di questioni politico-sociali.
Nello specifico, già per superare a novembre la preselezione iniziale a Bari, hanno dovuto approntare una risoluzione, sul modello di quelle discusse dal vero Parlamento Europeo, quello dei “grandi”, sulla complessa tematica della “lotta al terrorismo”. Parallelamente allo studio per la normale attività didattica, la sequenza inamovibile di lezioni, interrogazioni, compiti in classe, hanno trovato il materiale necessario tramite ricerche in internet, utilissimo in questo senso il laboratorio multimediale, ricorrendo alla stampa straniera e a testi individuati con la collaborazione dei docenti. La risoluzione è stata scritta nelle tre lingue ufficiali: italiano, inglese e francese.
Evidentemente le indicazioni date per la lotta al terrorismo sono state efficaci. Infatti, la preselezione è stata superata e, fra le 73 scuole partecipanti, le alunne del “Vito Fornari” hanno visto scelta questa loro prima risoluzione. E non è finita qui. Infatti, con il primo quadrimestre incombente, hanno dovuto rimettersi al lavoro, in vista della competizione a Lucca con le altre 12 scuole prescelte.
Ancora una risoluzione da mettere a punto e, se la lotta al terrorismo vi è sembrato già un argomento arduo, pensate che le ragazze hanno dovuto cimentarsi anche con questa domanda: “L'Unione Europea dovrebbe limitare lo strapotere delle holding companies?” E contemporaneamente, entro il primo marzo, studiare anche le proposte sulla stessa questione elaborate dalle altre scuole partecipanti.
A Lucca dal 14 al 17 marzo c'è stata una vera e propria simulazione di dibattito nel Parlamento europeo, con l'utilizzo di due sole lingue: inglese e francese. Evidentemente non un ostacolo per le dieci alunne molfettesi, risultate le migliori, ex equo con il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Varese, guadagnandosi non solo la gloria, ma anche il diritto di partecipare nel marzo del prossimo anno a Praga ad un dibattito con altre 12 scuole europee che hanno seguito il medesimo percorso.
“I concorrenti hanno dovuto mostrare non solo padronanza linguistica - afferma Luciana Sallustio, docente d'Inglese, referente del progetto - ma anche spirito di ricerca e soprattutto coesione interna, indispensabile per lavorare su argomenti cosi complessi”. “E' stato difficile, ma entusiasmante”, commenta l'esperienza Dora Abbattista, docente di Francese e altra collaboratrice del progetto.
E che sia stato un lavoro impegnativo lo confermano le vincitrici. Sicuramente hanno dovuto studiare molto le studentesse del “Vito Fornari”, ma temi di grande attualità che le hanno interessate. Il problema delle holding le ha costrette a misurarsi con la grande questione della globalizzazione. Si definiscono “new global” Cati, Daniela, Speranza, Alessandra e le altre. La loro proposta è stata quella di adoperare un commercio moderato e rispettoso degli interessi dei consumatori.
Al di là di tutto rimane la soddisfazione di avercela fatta e di sentirsi magari anche un po' più europee.
A. P.