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La verità sul nuovo porto di Molfetta. Martedì 3 novembre conferenza stampa del sindaco Natalicchio contro le chiacchiere e la demagogia
30 ottobre 2015

MOLFETTA – Contro le chiacchiere e le bugie di un’opposizione di centrodestra allo sbando, che raccoglie la lobby interessata a fare affari con il nuovo porto (nella foto aerea realizzata da "Quindici" qualche giorno fa), l’amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio racconta la verità e parla con i fatti concreti del più grande pasticcio, con seguito di scandalo e vicenda giudiziaria,  dell’amministrazione di Antonio Azzollini (che si sottrae sempre al confronto e al giudizio della magistratura, grazie alla sua “copertura” parlamentare). Ma i cittadini hanno capito in quale guazzabuglio è stato lasciato il porto, proprio in virtù delle illegalità contestate dalla magistratura.

Sbrogliare la matassa non è facile (i danni provocati dal passato non si possono risolvere in qualche mese, perché la procedura è complessa), ma l’amministrazione Natalicchio ce la sta mettendo tutta, anche per fare chiarezza sulle falsità che vengono dette in giro, anche attraverso manifestazioni pilotate da chi non ha interesse a risolvere i problemi, ma a sollevare solo inutili polveroni.

Martedì 3 novembre alle ore 11 presso l'aula consiliare del Comune di Molfetta (piazza Municipio) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del sito web open data sul porto commerciale di Molfetta.
“Il dibattito demagogico che si torna ad agitare in questi giorni in città sulla ripresa dei lavori di messa in sicurezza dimentica ancora una volta la complessità delle problematiche legate al dissequestro condizionato del cantiere del nuovo porto. Sentiamo l'esigenza di fare chiarezza sulle procedure e di presentare il lavoro puntuale di monitoraggio ambientale finora effettuato. Siamo pronti a riprendere i lavori, ma solo in condizioni di piena legalità ed è su questo che lavoriamo senza sosta da settimane mentre qualcun altro stampa manifesti e organizza iniziative di chiara matrice populista. Il porto non è un giocattolo politico e la portualità a Molfetta merita di essere trattata con serietà, visione e lucidità senza purtroppo poter ignorare l'ombra dell'indagine penale in corso e i nodi ad essa collegati”, spiega il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio che interverrà in conferenza stampa con Massimo Guido Direttore tecnico ECO Logica e l'avv. Michele La Forgia, incaricato dall'amministrazione con l'avv. Vincenzo Cerulli Irelli al supporto per l’individuazione di percorsi amministrativi improntati alla assoluta legittimità dell’operato pubblico per la ripresa dei lavori di messa in sicurezza.

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Il giornalismo è anche servizio al territorio e valorizzazione delle migliori risorse per farlo crescere. Stiamo dalla parte dei cittadini, rappresentiamo la società civile e stimoliamo tutte quelle forze che possono essere in grado di rilanciare la città, la sua economia, l'occupazione. Come siamo scesi in campo contro le amministrazioni che ritenevamo dannose per la città, come quella di centrodestra di Antonio Azzollini (e i fatti ci hanno dato ragione, non solo per disastro lasciato, ma anche per scandali e arresti che hanno danneggiato l'immagine di Molfetta), oggi sosteniamo l'amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio, sia perché non c'è alcuna alternativa all'orizzonte (perfino il centrodestra è a pezzi), sia perché riteniamo che stia lavorando bene e i meriti vanno sempre riconosciuti. Certamente è più facile distruggere che ricostruire (soprattutto quando ci sono forti resistenze al cambiamento dai responsabili dei disastri precedenti, quando occorre ripartire dalle macerie con risorse sono sempre più scarse per i tagli del governo nazionale), occorre tempo e pazienza, concedendo ai nuovi amministratori la possibilità e il diritto anche di sbagliare. Meglio un amministratore che sbaglia ad uno disonesto. Del resto anche a livello nazionale ci sono quotidiani che, come “la Repubblica”, fanno la nostra stessa politica. Non pubblichiamo commenti contrari all'amministrazione, non perché critici, ma perché offensivi: raramente vengono scritti commenti critici in modo educato e civile, segno che dall'altra parte c'è solo odio e risentimento per una sconfitta elettorale non prevista, per cui si continua in una campagna elettorale perpetua. Chiediamo rispetto per le nostre opinioni, che non abbiamo mai nascosto e per la nostra onestà intellettuale, anche perché sia nel centrodestra, ma anche nella sinistra estrema non c'è cultura democratica, ma solo incapacità di accettare le critiche e la normale dialettica. Se non vogliono dialogare, oltre a dimostrare grande ignoranza, rivelano una mancanza di libertà. Per cui non possiamo farci nulla, noi continuiamo il nostro lavoro con la schiena dritta, con grande moralità e grande rispetto per la democrazie e la libertà anche degli altri. Se questo può essere anche una lezione agli altri, siamo contenti e soddisfatti per il nostro lavoro.


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