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La tragedia del peschereccio “Mare e vento”
15 gennaio 2006

Sono rimasta commossa dal raccontro struggente (ben raccontato) del dramma di quel giovane marittimo che ha perduto il papà nell'affondamento del peschereccio. Molfetta paga un tributo molto alto per quest'attività ormai secolare della sua gente che solca il mare per procurarsi il pane quotidiano. Occorre insistere, come avete fatto voi, con il discorso della sicurezza: le autorità devono essere più severe nei controlli, anche a costo di lasciare a terra un equipaggio. Ma è il governo che deve intervenire per un'attività che è fondamentale per tante famiglie. Anna Abbattista Gentile Signora, noi continueremo a fare il nostro lavoro e a sollecitare interventi sulla sicurezza. Ma come lei giustamente scrive, è il governo che deve fare la sua parte, non dimenticando che il ministro delle Politiche agricole deve ricordarsi (come devono farlo anche gli assessori regionali) che la loro competenza non finisce, né si esaurisce con l'agricoltura. La pesca è sempre dimenticata o fa la parte della sorella minore, e non è giusto, né equo.
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