La nuova stagione teatrale invernale
L'inaugurazione martedì 18 con uno spettacolo di Luigi De Filippo
Molfetta sarà la prima piazza del barese ad ospitare, nel locale Teatro Odeon, martedì 18 novembre, la compagnia di Luigi De Filippo con “Non è vero ma ci credo”, del padre Peppino; a tale pièce seguiranno altri 8 lavori di prosa e un concerto dell'Officina Zoè, autrice delle musiche dei film winspeariani. Il costo d'ogni singolo spettacolo sarà di 12 euro in platea e 10 in galleria; ben più conveniente appare l'abbonamento con 120 euro in platea e 65 euro (cifra accessibile, trattandosi di 10 spettacoli) in galleria.
Ornella Vannetti, consulente del Teatro Pubblico Pugliese, nel presentare a Palazzo Giovene la stagione teatrale invernale della nostra città, che si terrà all'Odeon, promossa dal Comune in collaborazione con lo stesso Teatro Pubblico, si è sofferma sulla valenza culturale e artistica delle manifestazioni in programma, ma anche sulle difficoltà incontrate nell'allestimento del cartellone. Barriera di non scarso rilievo è risultata la mancanza, nella nostra città, di uno spazio teatrale atto, sia per capienza che per qualità dei servizi (camerini adeguati, guardaroba e così via) offerti ai performers, ad ospitare collettivi molto numerosi. Questo ci preclude la possibilità di fruire di tutta una determinata gamma di spettacoli...
La stagione teatrale invernale, è stato evidenziato, sta riscuotendo un notevole successo in prevendita; si parla già di abbonamenti di platea in via di esaurimento...
Una disamina della qualità artistica dei titoli in programmazione è stata affidata a Pasquale Bellini, che, in controtendenza rispetto a una scuola di critici 'superciliosi', si è mostrato soddisfatto del cartellone, all'insegna dell''allegria', come sottolineato dalla Vannetta, ma alieno dalle 'beceraggini', che inducono a un riso sboccato e senza costrutto, e sorretto da una tipologia di comico 'sperimentale e sperimentato'.
La parola è passata agli sponsor e infine al sindaco, che ha sottolineato come una 'cultura' del teatro sia ormai radicata nella nostra città, che vanta un prestigioso Festival di 'Teatro Ragazzi' e un altrettanto collaudato 'Festival del Mare' (se mi si permette un tantino oneroso economicamente per i più giovani e forse di carattere un po' elitario).
Minervini spera anche nell'innescarsi di uno spirito d'emulazione da parte delle compagnie locali e in una maggiore partecipazione dell'imprenditorialità molfettese...
E' stato segnalato un ulteriore appuntamento: la presentazione, in anteprima a Molfetta, di 'Perduto amor', film di Battiato. All'iniziativa presenzierà Oscar Iarussi, responsabile della redazione culturale della “Gazzetta del Mezzogiorno”.
E il coinvolgimento delle formazioni teatrali locali? 'È una linea su cui ci si sta muovendo; qualcosa forse sarà possibile a partire dal 2004'.
Qualche nota sugli spettacoli in programma. 'Mi voleva Strehler' è lavoro già sperimentato dal 1978 e considerato una delle migliori 'performances' del Micheli, comico d'adozione pugliese.
Intrigante invenzione si preannuncia il 'Lennon & John' con Ingrassia e Cederna. Metti una sera a cena due diramazioni del medesimo individuo in un 'anfiteatro surreale', dominato da tinte di bianco, con lo spettro della dipartita che aleggia perturbante (8 dicembre 1980): l'esperimento sembra estremamente stimolante...
E poi c'è la verve di Allen nell'Io ed Annie di Salines, l'eleganza del Postino di Neruda con Casagrande e la carta sicura d'un sempreverde come L'avaro di Molière nella versione di Scaccia.
E ancora Ficarra e Picone, comici siciliani, e le Camere da letto di Alan Ayckbourn, ammiccante per la pruderie molfettese.
Quando la classicità per antonomasia incontra il post-moderno, nascono poi paradossi come l'Edipo.com di Fantoni, con il navigato Gioele Dix, rilettura formato 2000 del mito dell'eroe che per antonomasia sperimenta il mistero del 'sapere è soffrire'.
Staremo a vedere...
Gianni Palumbo