La “Favola di Orfeo” vince il Festival di teatro ragazzi “Ti fiabo e ti racconto”
La rassegna del Teatrermitage ha festeggiato i suoi primi 10 anni e ancora una volta ha fatto fiorire il teatro per le nostre strade e donandoci attimi di incanto fiabesco
9 luglio, Parco di Ponente: la 10ª edizione del Festival di Teatro Ragazzi “Ti fiabo e ti racconto” volge, con successo, alla conclusione. A tenere a battesimo la serata finale della manifestazione, presentata da Vito d'Ingeo (direttore artistico del “Teatrermitage” e del festival), Michele Mirabella, che si profonde in una calorosa esortazione ai più piccoli a custodire gelosamente quello straordinario potere che è la fantasia e non manca di invitare il sindaco, Tommaso Minervini, e le autorità presenti (non ultimo il Sindaco della città dei ragazzi, il giovanissimo Matteo Petruzzella), a dotare Molfetta di un teatro cittadino. “Il teatro – sostiene Mirabella – è il gonfalone della città”.
Alla “Favola di Orfeo”, della compagnia “Tib Teatro” di Belluno l'ambito premio “L'uccellino azzurro”. Il lavoro, scritto e diretto da Daniela Nicosia, rielabora il mito del cantore di Tracia che, pur vincendo la morte grazie alla musica, non seppe attenersi alla consegna, di Ade e Persefone, di non voltarsi indietro e perse per sempre la sua Euridice. La 'scenografia povera, ma raffinata', l'uso sapiente di 'luci stilizzate', il fascino evocativo della colonna sonora (suggestivo il riuso della “Morte del Cigno” di Saint-Saëns), la capacità di reinventare, con linguaggio semplice, 'suscitando anche il sorriso', mitologie remote e apparentemente distanti dalla sensibilità moderna sono, come evidenzia le dettagliata motivazione della giuria, alla base dell'affermazione della formazione bellunese. A Mariantonietta Mennuni del “Cerchio di gesso” (Foggia), Wendy e Spugna nella divertente “Leggenda di Peter Pan”, il neo-istituito “Premio Silvia”, decretato dagli abbonati, per la migliore interpretazione e intitolato a Silvia Favuzzi, giovanissima amica del Festival, scomparsa troppo presto. “Non conoscevo Silvia, – dichiara la Mennuni – ma questo premio voglio dedicarlo a lei”. Segue, a suggello della manifestazione, lo spettacolo fuori concorso, “Escamot, la meravigliosa arte dell'inganno”, scritto e interpretato da Sergio Bini, in arte Bustric, con le musiche di Roberto Secchi. Il comico, interprete di film come “Marcellino pane e vino” di Comencini e soprattutto noto per la partecipazione a “La vita è bella” nel ruolo dell'amico di Benigni, dà vita a una performance avvolgente. Spunti di romanzata autobiografia si alternano a magiche prestidigitazioni, di cui, benevolmente, ma furbescamente, Bustric ci svela alcuni retroscena. Gag come quella sulle due grazie della Madonna si affiancano a incursioni, fiabesche, nell'immaginario biblico e letterario. Filo conduttore è il tema dell'inganno e la memoria del cantastorie spazia dal bacio di Giuda all'assassinio di Re Amleto da parte del fratello Claudio nel capolavoro shakespeariano. Un paio di momenti restano memorabili. Il primo è la parodia della morte del cigno Teresa (la più improbabile e divertente delle metamorfosi di Bustric), con Saint-Saëns nuovamente protagonista, dissacrazione dei balletti sulle punte e finale a sorpresa! Grande ilarità suscita anche il coinvolgimento di due bambini della platea, Asia e Alessandro, in una spassosa rivisitazione di “Romeo e Giulietta”, con Alessandro-Tebaldo lasciato a cavalcare, con inusitata convinzione, un destriero immaginario, mentre il comico toscano (Romeo attempato) si avvale come spalla della spaurita, e simpaticissima, Asia-Giulietta nella scena del 'verone-letto'. Cala, metaforicamente, il sipario sulla X edizione del Festival “Ti fiabo e ti racconto”, che, in crescita esponenziale, ancora una volta ha fatto fiorire il teatro per le nostre strade e ci ha donato attimi di incanto fiabesco. Una manifestazione preziosa per la nostra città, da preservare perché, come ha auspicato Mirabella, non si smarrisca la vitale attitudine al sogno. Al fantasticare...
Gianni Antonio Palumbo
gianni.palumbo@quindici-molfetta.it