La cultura dell'affido familiare comincia nelle scuole di Molfetta
Campagna di sensibilizzazione promossa dall'assessorato ai servizi socio-educativi negli istituti comprensivi “Battisti-Pascoli” e “S.Giovanni Bosco-Zagami”.
MOLFETTA - Conoscere le realtà dell’accoglienza e dell’affido familiare ma anche spiegare ai bambini cosa significa abuso e maltrattamento. L’Assessorato ai Servizi Socio-Educativi , in collaborazione con il Centro Comunale per le Famiglie, ha promosso l’attuazione di percorsi di sensibilizzazione sull’affido familiare presso l’istituto comprensivo “Battisti-Pascoli” e presso l’istituto comprensivo “S.Giovanni Bosco-Zagami”.
Gli incontri in classe con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Pascoli”e della scuola primaria “S.Giovanni Bosco-Zagami” sono stati condotti dalla psicologa del Centro per le Famiglie, Claudia Aufieri, e da Angela Panunzio, del settore socio-educativo del Comune di Molfetta.
Con i bambini della scuola primaria sono stati organizzati lavori di gruppo, che hanno permesso ai bambini di esprimere i propri bisogni e di conoscere la realtà dell’accoglienza.
Le attività sono sfociate nella elaborazione di poesie, lettere ad un amico immaginario che vive l’esperienza dell’affido, nella realizzazione di cartelloni e di un calendario, in cui ogni mese dell’anno è accompagnato da un coloratissimo disegno sull’affido e da una didascalia sul tema.
Con i ragazzi delle scuole medie oltre l’affido si è affrontato il tema dell’abuso e del maltrattamento, l’uso improprio di internet e la conflittualità all’interno della famiglia.
Nel momento conclusivo dell’esperienza nell’aula magna della scuola San Giovanni Bosco, i bambini hanno mostrato i propri elaborati, e tra i genitori e gli insegnanti si è svolto un interessante confronto sull’affido e sull’importanza di condurre campagne di informazione di sensibilizzazione a partire proprio dai ragazzi, per la formazione di una cultura della solidarietà e dell’accoglienza.
In tale occasione ai genitori è stato distribuito un questionario finalizzato per verificare la disponibilità a partecipare ad ulteriori momenti formativi.
“Rafforzeremo – conclude l’assessore alla socialità Bepi Maralfa - l’impegno del Comune di Molfetta in un’area che, al contempo, è di prevenzione e di recupero dell’infanzia e delle famiglie in difficoltà attraverso il lavoro delle équipes multiprofessionali integrate, tra Consultorio familiare e servizio sociale professionale, previste tra gli interventi inseriti nel Piano Sociale di Zona”.
“Molfetta ha una tradizione nobile sia in termini di volontariato, sia di associazionismo che di sensibilità delle famiglie cittadine ad aprirsi a questa straordinaria esperienza di accoglienza. Dobbiamo insistere e continuare a dare il massimo. Il Comune c’è”. Conclude il sindaco Paola Natalicchio.