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La chiesa dei Cappuccini a Molfetta e San Lorenzo da Brindisi: incrocio tra arte e sacralità
15 aprile 2006

Un incrocio tra arte e sacralità, tra presente e passato, è quello emerso dalla presentazione dei due volumi del frate cappuccino Padre Lorenzo Lotti: “La Chiesa dei Cappuccini in Molfetta” e “San Lorenzo da Brindisi”, avvenuta nel mese di marzo nella chiesa molfettese di Piazza Margherita di Savoia. La cerimonia di presentazione è iniziata con un particolare elogio al padre cappuccino che, oltre ad essere scrittore versatile è anche un docente d'arte attento a rendere il giusto lustro agli importanti patrimoni artistici e culturali della nostra città. E a tale fine il volume “La Chiesa dei cappuccini in Molfetta” risponde adeguatamente. Un connubio tra arte, cultura, ricco di fotografie ed immagini che fanno da contorno alla critica ed al commento del frate; insomma un viaggio tra le bellezze di una Chiesa cinquecentesca, tra le sue facciate, lo stemma francescano e le numerose tele presenti, tra l'altro recentemente restaurate nel corso dei recenti lavori di ristrutturazione. Parallelamente alla pubblicazione di questo libro, quello su San Lorenzo da Brindisi, una biografia romanzata, come ha confermato lo stesso editore Brucoli, che con semplicità e chiarezza arriva a tutti, illustrando cronologicamente e prescindendo dall'invenzione la vita di un santo, divenuto di recente (1959) “Dottore della Chiesa”, che con la sua umanità e grande cultura ha scalato qualsiasi gerarchia interna, divenendo simbolo di cristianità non solo in tutta l'Italia, ma anche in Europa. Ed è proprio per questo che un personaggio seicentesco, lontano a noi solo negli anni, è stato ripreso e rivalutato da padre Lotti, non solo come patrono dei frati cappuccini, ma a parità dei compatroni dei popoli europei. Dopo aver illustrato quelli che sono i tratti caratteristici di entrambi i libri c'è stato un excursus storico, ricordando quella che è la storia dei cappuccini a Molfetta, stanziatisi nei pressi del nostro Pulo nella prima metà del '500, in una struttura umilissima di fango ed argilla, e trasferitisi solo dopo con la costruzione della Chiesa e del Convento al centro della nostra città. Oggi grazie agli innumerevoli gesti caritatevoli di famiglie benefattrici è divenuta come noi tutti la conosciamo, sede di un messaggio non solo religioso ma anche un simbolo storico-artistico. A conclusione della serata, dopo la visione di alcune diapositive della Chiesa presenti anche nello stesso libro, i dovuti ringraziamenti e la consapevolezza che la storia di questi frati è parte integrante della storia della nostra città.
Autore: Alessandra Lucivero
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