La Cattedrale, dopo il restauro, torna al suo antico splendore
La Cattedrale
di
M o l f e t -
ta ha riaperto
ai fedeli in
tutto il suo rinnovato
splendore.
Si sono, infatti,
conclusi in
tempo i lavori di
sostituzione della
pavimentazione
che hanno
seguito i restauri
delle tele e delle
volte; rimangono
ancora da
restaurare le pareti
che, seppur
ancora in buona
salute, dovranno
aspettare ancora
per un ritorno ai
colori originali,
scopo primario dei lavori durati, in totale,
quasi due anni.
A causa di gravi problemi riscontrati negli
ultimi anni nella pavimentazione in cotto, che
autorevoli esperti avevano giudicato “penalizzante
la teatrale luminosità degli interni”, si è
provveduto a progettare e realizzare la sostituzione
dell'attuale pavimento con nuove basole
in pietra locale di Apricena, come spiega
il parroco don Vito Bufi.
Questi importanti e delicati lavori sono stati
progettati dall'arch.
Franco Arbore e
dall'ing. Leo Pisani
e realizzati dall'Impresa
Rossi Stefano
dell'arch. Rossi Angela,
di Turi e si vanno
ad aggiungere ai lavori
di restauro della volta
e dell'abside della
Cattedrale, conclusisi
nel dicembre 2007 e
al restauro delle bellissime
tele custodite in
chiesa.
Il colpo d'occhio all'ingresso è notevole:
l'odore di vernice per il legno accompagna
un rinnovata luminosità e il
ritorno alla vita di quei particolari che
per decenni erano stati ignorati.
Nel complesso la nuova veste della
Cattedrale vede, oltre al lavoro su volte,
pavimentazione e tele, anche il restauro,
recentissimo, del busto argenteo di
San Corrado, reliquiario del cranio del
santo, e l'ostensione delle insegne episcopali
di Don Tonino Bello.
L'accoglienza dei molfettesi è stata
esemplare e il pellegrinaggio per una
preghiera o per una semplice visita ad
uno dei simboli della molfettesità per
eccellenza, è continuo e sentito.
“Visto che bella la Cattedrale di Molfetta?”
ha chiesto un anziano visitatore, “ci sono i
lampadari in cristallo e le panche nuove. E'
bellissima. E' di Molfetta? Le facce molfettesi
si riconoscono subito”
e lentamente è
uscito salutando la
“sua” chiesa, nuovo
orgoglio di tutti i molfettesia .