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La “Carta di Pisa” approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Molfetta
05 marzo 2014

MOLFETTA - E' stato approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale l'adesione del Comune di Molfetta alla "Carta di Pisa", il Codice Etico predisposto dall'associazione "Avviso Pubblico" per la promozione della legalità e della Trasparenza negli Enti Locali.

"Sono particolarmente lieto per questa importante decisione - ha commentato Giuseppe Percoco, (foto) consigliere comunale del Partito Democratico, promotore di questa iniziativa - perché fra le priorità che avevo indicato, insieme ai Giovani Democratici, nelle linee programmatiche in campagna elettorale, vi era proprio la volontà di assicurare la massima trasparenza e correttezza nell'attività di noi amministratori. Con l'ordine del giorno che abbiamo approvato, abbiamo mantenuto un impegno preso con gli elettori e ci siamo assunti la responsabilità di sottoscrivere un codice etico per conformare la nostra condotta ai principi di rettitudine e trasparenza".

"La Carta, infatti - ha proseguito Percoco -, può considerarsi un utile strumento, proveniente dal basso, per la diffusione di una concreta politica per la legalità e contro ogni forma di corruzione, nell'interesse esclusivo dei cittadini e nel rispetto dei dettami costituzionali della diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che devono ispirare sempre l'attività di ogni amministratore della cosa pubblica. In questo momento difficile per la politica, contrassegnato da scandali e da episodi di malcostume che allontano sempre più le istituzioni dai cittadini, sono convinto che questo codice etico rappresenti un importante strumento per la lotta alla corruzione politica e amministrativa, e per la trasparenza del potere pubblico. Il ruolo di Amministratore Locale e soprattutto di chi come noi è chiamato alla guida dei Municipi, e cioè le istituzioni più vicine ai cittadini, ci impone il rispetto delle norme etiche, per questo ritengo che sia necessario mettere in campo tutti gli strumenti per accrescere la fiducia nella classe politica locale".

Le disposizioni del Codice introducono (tra le altre cose) una serie di norme finalizzate ad escludere ogni ipotesi di conflitto di interessi, ogni cumulo di incarichi pubblici e restringono la possibilità per gli amministratori di accettare regali di ogni tipo che eccedano un modico valore.

Il tutto al fine di evitare pressioni indebite o ipotetici conflitti di interesse.

Queste disposizioni si applicano (ai sensi dell'art.2) "al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali e a qualsiasi dipendente o funzionario che eserciti un mandato conferitogli mediante nomina da parte del Sindaco o della Giunta comunale o di un assessore, ovvero eserciti una funzione rappresentativa o esecutiva per conto dell'Amministrazione comunale in Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica".

 

"Con questo atto - ha concluso Giuseppe Percoco - abbiamo cercato, in piccolo, di ridare credibilità alla Politica alle sue istituzioni e all'operato che ognuno di noi porta avanti. La sfida non è galleggiare ma cambiare radicalmente insieme il modo di fare politica".

Stessa soddisfazione è stata espressa da Fabio Ciocia, coordinatore locale dei Giovani Democratici: "E' per noi un impegno mantenuto con la nostra comunità, dal momento che da sempre i GD hanno concentrato la loro attenzione sui temi dell'etica pubblica e della trasparenza nell'attività amministrativa. Ora stiamo già lavorando per sottoporre all'amministrazione nuove iniziative al fine di coinvolgere sempre di più le giovani generazioni nella elaborazione delle politiche in favore della città. Stiamo dimostrando concretamente che innovare la politica è possibile e che una nuova stagione di cambiamento si è davvero aperta in città".

"Il Partito Democratico - ha aggiunto il segretario locale del Circolo, Giulio Calvani - ha sin dal primo momento sostenuto questa iniziativa, considerandola un importante tassello nel percorso di ricostruzione di una etica pubblica nella nostra città. Dopo gli anni bui delle amministrazioni di centrodestra, caratterizzati anche da pratiche opache che hanno condotto ai recenti scandali giudiziari, finalmente si stanno compiendo gesti concreti per rendere il Comune, davvero, una casa di vetro consentendo a ciascuno di verificare giorno per giorno quello che vi succede. Solo così è possibile ricostruire quel rapporto di fiducia tra amministratori e amministrati che rappresenta il presupposto indispensabile per la realizzazione di politiche pubbliche efficaci".

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