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L'Unione riprende il percorso interrotto Obiettivo: ridisegnare il volto della cità, individuare leadership e candidato sindaco
15 luglio 2005

Tre incontri per ripartire, sono quelli attraverso i quali il centro sinistra sta provando a tracciare la rotta verso le amministrative del prossimo anno (Nella foto, Prodi, leader dell'Unione). Ripartire dal basso, coinvolgendo iscritti, associazioni, movimenti, semplici cittadini, l'unica chance per uno schieramento che, elezione dopo elezione, si ritrova minoranza in città, pare quella di chiamare tutti i molfettesi che vogliono un'alternativa all'attuale coalizione al potere, a diventare protagonisti, a dire la propria in tema di programma e di metodi da seguire, non solo per la scelta della leadership, ma anche per la gestione futura del governo della città. Ad avviare il processo sono stati i segretari dei partiti dell'Unione. In prima battuta hanno deciso di affidare ad un gruppo di lavoro ristretto l'incarico di stendere delle linee progettuali per tre settori importanti: urbanistica, sviluppo, socialità e partecipazione. Linee guida per parti del futuro programma su cui è stata chiamata a discutere la città prima nell'incontro pubblico del 24 giugno, poi in gruppi di approfondimento, integrazione e confronto, cui sono seguite altre due assemblee, nelle quali sono stati presentati e discussi i risultati dei gruppi di lavoro, allo stesso tempo individuazione di idee forti, attorno alle quali il programma dell'Unione dovrà strutturarsi, ma anche di nodi problematici, su cui continuare il confronto, perché le scelte che incideranno sul futuro della città siano condivise. È stato proprio il tema della partecipazione quello al centro dei tre incontri pubblici, assai affollati per lo standard di queste manifestazioni. In molti degli interventi, facendo riferimento anche all'esperienza di dieci anni fa del “Percorso”, si è teso a chiarire che si tratta di un processo a due facce, partecipare ora al processo di definizione della coalizione e del programma di centro sinistra, ma anche non esser dimenticati dopo, quando e se il centro sinistra si troverà a governare la città, individuare e codificare metodi che consentano ai cittadini di prendere parte alle scelte strategiche, quelle destinate a ridisegnare il volto di Molfetta. Durante l'estate dovrebbero le commissioni di lavoro dovrebbero rimanere attive, per la strutturazione di momenti specifici di approfondimento su singole questioni e anche per l'individuazione di regole chiare per il funzionamento della coalizione e per l'individuazione della leadership, con l'intento di riconvocare poi l'assemblea per procedere alla decisione su tali regole, per esempio se affidarsi o no alle primarie per la definizione del candidato sindaco, tema che è stato più volte sfiorato del dibattito, quasi con timore, però, forse con la consapevolezza che non tutte le forze politiche concordano su di esse. Su questi punti forti sarà avviato il confronto con altre forze politiche. Non tutte sono state chiamate a partecipare dall'inizio a questo processo, che ha visto protagonisti i partiti che a livello nazionale fanno parte dell'Unione e che sono presenti a Molfetta. A guidare questa scelta l'idea che, solo una volta segnata la rotta dell'Unione, nei metodi e nei caratteri programmatici fondamentali, si potrà procedere al confronto con altri partiti, liste, movimenti che guardano al centro sinistra per stabilire possibili alleanze. Tutto questo non per chiamare alcuni a giochi fatti, ma per seguire a Molfetta lo schema nazionale, con l'aggregazione che si coagula proprio attorno ai partiti che danno vita all'Unione, evitando qualunque tentazione di progetto civico. Questa scelta ha creato qualche malumore, soprattutto in alcune formazioni centriste che si sono sentite escluse e che non hanno mancato di protestare, direttamente con gli organizzatori degli incontri e pubblicamente con dei manifesti. I gruppi politici del Riscatto della Città, Ambientalisti e Democrazia Cristiana hanno bollato quest'iniziativa come “autoreferenziale”. Si tratta delle liste riconducibili a Lillino di Gioia. Anche il “Laboratorio”, che conta fra le sue fila tre consiglieri comunali, Centrone, de Robertis e Angione, si è fatto sentire, annunciando a breve una convention per elaborare un programma e addirittura le primarie. Se l'Unione, insomma, ha messo i suoi paletti, la situazione politica, soprattutto al centro dello schieramento è tutta da definire, con ancora in campo l'ipotesi che si venga a creare proprio al centro un'alleanza con un proprio candidato sindaco, decisa a giocarsi la partita in piena autonomia. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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