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L'ultimo scempio a Molfetta: segati gli alberi di viale Giovanni XXIII
09 novembre 2009

MOLFETTA - Qualcuno al Comune di Molfetta aveva bisogno di legna da ardere per l’inverno?
Non si spiega diversamente l’ultimo scempio compiuto in città da un’amministrazione che dimostra scarsa attenzione per l’ambiente e per il verde pubblico (basti ricordare l’altro scempio di alberi compiuto nel piazzale della stazione).
In viale Giovanni XXIII, come mostrano le immagini della galleria fotografica, armati di seghe elettriche, gli operai stanno tagliando di gran carriera e senza scrupoli, alberi giovani, senza motivo.
A denunciare lo scempio è stato il nostro collaboratore Mauro Binetti che, è rimasto senza parole di fronte a questa ennesima distruzione di piante.
Da buon cittadino ha provato anche a chiedere informazioni all’ufficio tecnico o ad altri uffici comunali. Risposta? Nessuno sa nulla.
Non ci meravigliamo, conoscendo il livello di informazione della nostra amministrazione comunale.
Cosa dicono Legambiente e le altre organizzazioni ambientaliste di questa ennesima brutta cartolina da Molfetta?
In attesa di saperne di più, ci auguriamo che, se di legna da ardere si tratta, che venga almeno inviata ai... terremotati d’Abruzzo o a chi ne ha veramente bisogno e non sia destinata a qualche caminetto di assessore o di politico della maggioranza.

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Sig. "perfalcorosso", salvaguardare l'incolumità dei cittadini salvaguardando la natura si può, basta l'ordinaria manutenzione del verde pubblico! ne siamo oramai così carenti e sprovvisti, affogati in questa orribile asfissia di cemento, che anche una frasca in meno, ci manda in fibrillazione! Sarebbe bastato, quindi sig. "perfalcorosso", "POTAR", alias "SPRUARE", "SFRONDARE", "SEGARE GLI APICI", ma poiché questa attività da parecchi lustri non viene più espletata ... Si è pensato all'abbattimento indiscriminato. Insomma, noi in Italia non conosciamo l'ordinarietà! C'é sempre l'eccezionalità di mezzo, vuoi per le cose negative che per le cose positive. Sig. "perfalcorosso", giudichi Lei di chi è la colpa, non dell'eliminazione di un solo albero, ma letteralmente di un disboscamento dissennato (ho visto di persona). Poi se lei vuole sostenere che il sottoscritto è il perenne bastian contrario, dell'Amm.ne, si sbaglia enormemente. Vedasi in ultimo posizione (non molto comoda per la verità), assunta in favore dell'Assessore Lapidato. Il sottoscritto propende sempre per il detto: "chi è senza colpa scagli la prima pietra". Peccato che non si sia capito ancora che colpisco (è il termine che più mi piace), in maniera trasversale gli ipocriti di destra, di sinistra, di sotto e di sopra, mentre elogio, e ho tutto il diritto di farlo, anche chi è di destra e sostine un'idea giusta. Mi devo sforzare solo di ricordarmi qual'é l'ultima idea giusta sostenuta da questa amm.ne, è passato troppo tempo dall'ultima idea giusta, aiutatemi voi allora ... Buon chambotto a tutti (che goduria). ...f.r...


A Falko e a me stesso. Siamo tutti autori, o corresponsabili di tutto lo scempio e di quanto sta avvenendo sul pianeta. Lo scempio non è iniziato ora, ne tantomeno tende a fermarsi. Avevamo il diritto di ostacolare le barbarie, pretendendo leggi severe atte a punire i trasgressori chiunque essi fossero; la difesa del bene comune. Invece no: perbenismo, indifferenza, ignoranza, menefreghismo, interessi calcolati, ecc., ecc.. Non resta che recitare il mea culpa..a meno che(?)..Quello che è peggio, è rivolgersi e affidare eventuali punizioni, a entità ultraterrena la cui essenza ci è sconosciuta. "Che dio li maledica tutti gli assassini della natura - che diluvi all'infinito fino al punto di affogarci tutti". Chi è, e a quale dio ci affidiamo e rivolgiamo quando chiediamo punizioni per gli autori degli scempi, a favore di pseudi innocenti? Come può un dio eseguire una vendetta? In nome di un dio, noi uomini, abbiamo giustificato ogni sorta di ingiustizie e crimini contro il genere umano. Questo dio farebbe altrettanto in nome di uomini pseudo giusti? Uomini e dio , crudeli, assetati di sangue e di vendetta? Ecco come ogni forma di religione si trasforma in fondamentalismo e abuso delle menti dei bambini. Il Dio deista dell'illuminismo settecentesco è assai più nobile: degno della sua creazione cosmica, sprezzatamente incurante delle nostre vicende, sublimemente distante dai nostri pensieri e dalle nostre speranze personali, del tutto disinteressato ai nostri sudici peccati e ai nostri ciancicati atti di contrizione. Dio deista è un fisico sopraffino, l'alfa e l'omega dei matematici, l'apoteosi degli architetti, un ingegnere stratosferico che ha stabilito le leggi e le costanti dell'universo, le ha armonizzate con precisione e prescienza squisite, ha innescato quello che avremmo in seguito chiamato il Big Bang e si è ritirato per non farsi più sentire. Ora siamo noi che dobbiamo sentirLO, se ne siamo capaci. Al momento non ci resta che "VOMITARCI ADDOSSO".


LA POLITICA DEGLI AMBIENTALISTI - Finalmente! Finalmente, Caro Direttore, ha tastato con mano pure Lei ... ha intravisto quel qualcosa che vado denunciando da tempo e cioé, Caro Direttore, senza mezzi termini e senza tanti giri di parole (sarà questa volta, secco e breve il mio intervento) che, non si può, papale papale, prendere i contributi da "un ente comunale", e nel contempo continuare a svolgere con equilibrio ed oggettività, il proprio ruolo statutario nei confronti di tutta la collettività o peggio nei confronti dell'Ente Stesso. E' come se un Giudice, anziché essere retribuito dallo Stato fosse retribuito dagli Imputati. Compreso? Ma questi veramente pensano di continuare a raccontare filastrocche? Lei,lo so caro Direttore, acutamente ha fatto come sempre bene il suo mestiere, tanto di cappello, come si sul dire. Detto ciò, è inevitabile che questi ambientalisti si comportino come "funamboli", in perenne precario equilibrio su una corda, cercando di non cadere da una parte e dall'altra ... Finalmente, Caro Direttore, Finalmente, perché mi ha dato la possibilità di dare questa "non notizia". E sia chiaro, parlo di tutti gli ambientalisti, di cui potrei fare nome, cognome, emolumenti (per quanto riguarda le c.d. prestazioni professionali), e di tutte le organizzazioni, di cui potrei elencare i contributi anno per anno percepiti, e bilancio alla mano eh, qui nessuno ha nessuna intenzione di inventarsi alcunché. Noi non abbiamo bisogno dei politicanti dell'ambiente. Noi abbiamo bisogno di veri ambientalisti. Questi "politici dell'ambiente", bisogna dire, alle volte non solo sono in precario equilibrio, su molteplici problematiche, ma omettono qualsiasi riferimento su cose macroscopiche, invocando sempre la loro verginità che uno dovrebbe accettare per partito preso. NO SIGNORI! Andate a suonare la Vs. Musica da un'altra parte, qui non c'é gente con l'anello al naso ... ...F.R...
Caro De Sanctis, quello che sta avvenendo in viale Giovanni XXIII è, ovviamente, una schifezza compiuta con destrezza. Né è la prima del genere. Qualcosa di simile è avvento anni fa nel PIP dove, senza alcun plausibile motivo, furono abbattuti interi filari di pini e sostituiti con nuove piante. Comincio a nutrire il sospetto che anche per il verde urbano, come per cellulari o computer o autovetture, sia divenuta più conveniente la sostituzione della manutenzione. Ma, al di là dell'abbattimento delle piante (trattandosi di verde urbano si arrabattano facilmente ragioni a giustificare l'intervento) la vera schifezza sta nel fatto che l'Amministrazione non ha ritenuto di informare preventivamente i cittadini. E anche questo non è costume nuovo: basti pensare alla vicenda dell'antenna per telefonia mobile comparso dalla sera alla mattina nel quartiere Catecombe. Ma torniamo al senso della mia prima mail: i cittadini di viale Giovanni XXIII mentre assistevano allo “scempio” avrebbero potuto fare qualcosa di più che chiedere notizie al vigile di passaggio? Esiste un luogo a cui possano rivolgersi sperando di ottenere attenzione? Può questo “luogo” essere Legambiente o un'altra associazione ambientalista? Solo in parte. Legambiente ha persone e mezzi limitati e con quelli fa quello che può: aiutare, sostenere, intervenire, ma certo non combattere tutte le battaglie da sola. I cittadini devono ritrovare la capacità di organizzarsi a difesa degli interessi collettivi, devono riappropriarsi degli spazi urbani, sentirli propri e agire di conseguenza in prima persona. Concludo, caro De Sanctis, visto che ha ritenuto di sollecitarmi segnalazioni su “scempi “ che abbiano come teatro il territorio della nostra città, invitandola ad affrontare finalmente la questione della centrale ad olio di palma in contrada Ciardone. Quella sì che, se andando in funzione, provocherebbe uno scempio globale.

Intanto, caro Mastantuoni, non si tratta di una domanda retorica, ma è semplicemente un invito o una segnalazione ad un'associazione che ha a cuore l'ambiente e che potrebbe affrontare questo problema. Quindi un'attestazione di fiducia. Poi ognuno legge come crede. La notizia dell'abbattimento degli alberi ci è pervenuta proprio dagli abitanti della zona, che ovviamente non condividono questa scelta. Non c'è stato bisogno di chiedere a loro un'opinione, visto che proprio loro si sono rivolti a noi per protestare. Abbiamo chiesto, invece, lumi all'amministrazione comunale, e abbiamo avuto, come sempre, come risposta il silenzio. Mi aspettavo che lei commentasse questo aspetto che mi sembra più grave. Le ricordo, visto che lei si vanta di questa prerogativa, che anche “Quindici” è formato da volontari che sacrificano il proprio tempo libero e in molti casi ci rimettono le spese per un impegno sociale che non ha alcun ritorno economico ed è fatto proprio di senso civico con l'obiettivo proprio di scuotere l'indifferenza dei cittadini. Quindi nessun alibi. Piuttosto credo che lei sbagli obiettivo, come spesso accade con alcune organizzazioni ambientaliste che invece di guardare alla luna, guardano il dito. Dovrebbe chiedere conto di questo scempio all'amministrazione comunale, non fare polemica sterile, che finisce, come è sempre accaduto a Molfetta, dove, per questo motivo, non si è costruito nulla. Anzi colgo l'occasione per chiederle un intervento su questo e su altri scempi da diffondere sui nostri media proprio per stimolare quel senso civico che sembra addormentato, proprio forse per mancanza di adeguate e convincenti sollecitazioni.



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