L'Enel sopprime la sede di Molfetta
Gli uffici verranno trasferiti a Barletta
Con l’entrata in funzione dal 1° Luglio del “Contact Center” di Torino, ha cominciato a prendere consistenza il nuovo progetto Enel: creare una straordinaria rete commerciale di Enel Distribuzione. Infatti, il 2001era stato considerato come l’anno del “fare”, l’anno dell’esecuzione dei numerosi programmi studiati e lanciati nel 2000 nelle diverse aree della società. Uno di questi riguarda l’attivazione del numero verde nazionale 800 900 800, attraverso il quale il cliente può, in qualsiasi momento e in qualunque posto dell’area servita segnalare un guasto, effettuare tutte le operazioni commerciali, chiedere ogni tipo di informazione. Ne consegue che, come avviene per altre società, le sedi fisiche commerciali e gli uffici tecnici ai quali tutti i clienti Enel fanno riferimento direttamente saranno chiusi inderogabilmente di fronte all’attivazione del “ Pronto Enel”.
Il Responsabile Gruppo Operativo su Bitonto, Turturro Giuseppe, non ha dubbi nell’asserire che la Rete di Enel Distribuzione riuscirà a perseguire gli obiettivi mirati e mirabili: rispondere alle esigenze dei clienti con un servizio rapido, flessibile e competitivo. E per raggiungere ciò nella successiva razionalizzazione degli uffici, la rete Enel provvederà a sopprimere in un futuro ormai prossimo, decretato approssimativamente nel 22 Ottobre, la sede commerciale di Molfetta.
In realtà, alla sede del comune molfettese faceva riferimento da oltre un anno già il comune di Bitonto e altri comuni dell’entroterra: Palo, Binetto, Bitetto, Grumo, Toritto e tutti quelli verso Altamura e Gravina. In pratica, chiunque voglia andare di persona all’ufficio commerciale o demandare qualcun altro è costretto già a percorrere diversi chilometri in più. Ma se la sede molfettese dell’Enel verrà chiusa, come ormai ci si aspetta, che faranno da quel momento in poi i cittadini per espletare qualsiasi operazione? Telefoneranno al numero verde, il cosiddetto Contact Center, che per la zona di Bari corrisponderà al 800 900 109 e servirà per: contratti su fornitura già cessata; modifiche di contratto; volture; cessazioni; nuovi allacciamenti; informazioni commerciali; adesioni a contowatt (domiciliazioni bancarie e postali). Gli unici recapiti fisici Enel riguarderanno esclusivamente le province e altri due paesi: Martina Franca e Manfredonia. Chiara la volontà di automatizzare la rete di distribuzione ma i dubbi che ci assalgono riguardano la chiarezza nella posizione della Società: il contatto fisico con la clientela è ormai superato. In realtà non lo è affatto, la sede di Molfetta viene frequentata tuttora da una grossa fetta di clienti enel del comune in questione e degli altri sopra enunciati, che ha remore e grande difficoltà ad usufruire del servizio telefonico. “ Le spiegazioni via telefono sembrano così chiare, però quando le devo mettere in pratica me ne dimentico subito”, esordisce un cittadino molfettese, in coda allo sportello da più di un’ora, “almeno dal vivo si capisce visivamente tutto quello che si deve fare” e di contatto fisico si ha bisogno allora. Il rapporto diretto con l’operatore è l’unico mezzo attraverso il quale clienti e fornitori possano interagire venendosi incontro nella comprensione delle varie esigenze. Per le categorie avanti con l’età o poco istruite parlare al telefono può provocare più inspiegabilità che chiarezza.
Tuttavia l’Enel ci rassicura. Per tutti coloro che preferiscono muoversi, si stanno ridefinendo i punti “Qui Enel”, negozi autorizzati di Wind ed Enel.si, presso i quali il cliente trova assistenza per le principali operazioni commerciali, incluse le forniture sui consumi e sui pagamenti, per le forniture per uso domestico fino a 6 Kw. Sempre che questi punti siano equamente distribuiti nel territorio e che siano facilmente raggiungibili, dove il “contact” è davvero tale e non telefonico.
Se dovesse, tuttavia, verificarsi questa seconda ipotesi sarebbe meglio far proprio l’allarme lanciato dal consigliere regionale dott. Emanule Sannicandro e, dare avvio ad un appello risoluto da parte di tutti i consumatori.
Silvia Pellegrino