L'assessore Roselli: Inappuntabile come sempre il comportamento dei Servizi Sociali di Molfetta
Infondati e non verificati i fatti riportati dal periodico “L'Altra Molfetta”
MOLFETTA - «Non esiste nessuna signora M.D.G. che non abbia ricevuto attenzione, solidarietà e soprattutto soluzioni adeguate da parte dell'assessorato ai Servizi Socio-Educativi». È quanto dichiara l'assessore Luigi Roselli (foto) smentendo le circostanze inesistenti e infondate riportate nei giorni scorsi su alcuni organi di informazione locale.
«Non so chi sia la signora M.D.G. cui fa riferimento il mensile L'Altra Molfetta, ma sono assolutamente certo che non può essere la stessa M.D.G. che si è rivolta alle strutture comunali e che più volte ho incontrato personalmente al fine di individuare le soluzioni più adeguate ai problemi che mi sono stati rappresentati. Tutto ciò è ovviamente documentato nei dettagli sebbene nessun giornalista finora abbia nemmeno provato ad appurare la verità, né quantomeno a verificare i fatti».
«Ogni famiglia, ogni anziano e ogni disabile che si rivolge ai nostri servizi sociali riceve sempre un'assistenza inappuntabile, nonostante le difficoltà contingenti che certe storie portano con sé» sottolinea l'assessore Roselli.
«Ogni giorno le strutture assistenziali comunali si trovano faccia a faccia con vicende umane dolorose di fronte alle quali le persone che vi lavorano investono il massimo del loro impegno e della loro dedizione. Ecco perché per quanto sia disponibile in ogni momento al confronto politico e a discutere sulle scelte programmatiche messe in atto dalla maggioranza, non ammetto che si infanghi il lavoro di persone per bene che da anni, ogni giorno e in silenzio, lavorano all'assessorato ai Servizi Socio Educativi con un sacrificio che prescinde dal colore politico delle amministrazioni comunali che si susseguono. Sono persone senza volto che combattono sul fronte di piccoli e grandi drammi e che meritano rispetto».
«Assicuro sin d'ora la massima disponibilità a fornire ulteriori approfondimenti sulla vicenda, tuttavia sarebbe insopportabile ogni tentativo teso a oscurare con il velo del sospetto e del dubbio il lavoro di decine di persone che in silenzio lavorano nelle strutture dei servizi sociali. E sarebbe patetico che tutto questo avvenisse solo in cambio di uno spicciolo di visibilità su qualche giornale locale o peggio per attaccare la parte politica avversa».