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L'Arcigay di Bari replica alla sceneggiata del matrimonio fra uomini di Azione giovani a Molfetta "E' possibile chiamare manifestazione un'evidente espressione di omofobia, ridicolizzazione e derisione delle persone omosessuali?"
22 maggio 2007

MOLFETTA - In relazione alla discussione seguita alla manifestazione di Azione Giovani, che ha insenato una pagliacciata con un finto matrimonio fra due uomini celebrato dall'assessore del Comune di Molfetta, Magarelli (nella foto) con tanto di fascia tricolore, abbiamo ricevuto dal Vice Presidente Circolo ProvincialeArcigay Bari "Liberi di Essere Liberi di Amare" un articolo di replica, che pubblichiamo: DESTRA E SINISTRA, ORA DICO IO! Storia di diritti negati Fortunatamente non ho assistito personalmente a questa “manifestazione” (è possibile chiamare manifestazione un'evidente espressione di omofobia, ridicolizzazione e derisione delle persone omosessuali?)... Fortunatamente i miei occhi e le mie orecchie possono solo immaginare il clima becero e ignorante in cui l'intera vicenda si è svolta…….. Fortunatamente esistono ancora cittadini che provano indignazione verso atti del genere... Fortunatamente il 26 aprile 2007, il Parlamento Europeo ha approvato una nuova mozione sull'omofobia in Europa con 325 voti favorevoli, 124 contrari e 150 astenuti... Sfortunatamente non trovo ancora nelle risposte, verbali e politiche, quali il comunicato stampa riportato, la logica e forte volontà di esigere il rispetto per tutti i cittadini di questo Paese... Sfortunatamente anche nel comunicato stampa si parla di Dico facendo riferimento solo alle coppie gay non ribadendo mai che questo strumento nasce per l'esigenza di milioni di cittadini italiani, nella stragrande maggioranza eterosessuali, legati da un vincolo affettivo stabile e duraturo... Sfortunatamente leggo nelle parole di questo comunicato, ancora solo la PAURA di esigere veramente gli stessi diritti per tutti gli individui, i cittadini tutti uguali davanti alla legge ma non davanti a questa classe politica. Non abbiamo più bisogno di compassione, di finta tolleranza imbarazzata e vestita di un coraggio che poi diventa invisibile quando necessario. Abbiamo bisogno di uomini che pongano le basi per l'estensione dei diritti a tutti i cittadini, senza più guardare il loro “orientamento sessuale”, senza più disegnare recinti e steccati, senza più se e senza più ma... Sfortunatamente non mi stupisco più davanti a certi episodi, volgari e ignoranti, come quello riportato, perché giornalmente assisto a un indecoroso e spaventoso attacco da parte delle più alte cariche ecclesiastiche nei confronti di liberi cittadini ormai disegnati come promotori di modelli di vita pericolosi e destabilizzanti, creando di fatto un clima d'odio e di omofobia che non immaginavo potesse ritornare così pesante... Sfortunatamente poi non leggo mai alcun comunicato stampa in risposta a tali attacchi e in difesa dei diritti di noi cittadini, nel rispetto della libertà e della dignità di ogni uomo... Sfortunatamente, in quanto omosessuale, sono stanco di sentirmi un individuo diverso, discriminato, in attesa di un condono più o meno parziale: noi siamo cittadini come tutti gli altri, e non abbiamo più voglia di vedere ridicolizzati e strumentalizzati i nostri sentimenti e desideri... Fortunatamente però non smetterò di lottare contro tutte le forme di discriminazione, evidenti o vestite di dolce tolleranza di facciata, fino al momento in cui davvero ritorneremo a parlare solo di "individui", non distinguendoli (o discriminandoli) più per il loro orientamento sessuale. dott. Claudio Ciampi Vice Presidente Circolo ProvincialeArcigay Bari "Liberi di Essere Liberi di Amare"
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PER GAETANO DE PINTO: vogliamo fare un paragone tra la manifestazione del gay pride e la "manifestazione" di 4 ragazzetti e un assessore? Beh, io provo a farlo: nel gay pride, è vero si vedono scene forti e volutamente provocatorie, ma che hanno lo scopo di captare l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica riguardo un problema che nel mondo (tranne in Italia e nel Sud America credo) lentamente si sta risolvendo: l'annullamento dei pregiudizi nei confronti di chi ha solo un orientamento sessuale diverso dagli eterosessuali, ma non certo l'intelligenza e soprattutto LA NECESSITA' DI DIRITTI ALLA SALUTE, ALLA CASA, ALLA REVERSIBILITA' DELLE PENSIONI, ETC. La vostra manifestazione invece è stata ugualmente provocatoria, ma non rivendica alcun diritto, o forse uno: quello di offendere deliberatamente una categoria di persone. Se volete manifestare a sostegno di qualcosa (la famiglia in questo caso), mostrate quel qualcosa, non avete bisogno di ridicolizzare qualcos'altro. Poi riguardo il posare mezzi nudi ti dico: il mostrarsi nudo di per se non è volgare, caso mai le volgarità sono nella nostra mente che si fa qualche film di troppo. Non sarai contrario ai nudi parziali degli omosessuali, mentre nella tua cameretta esibisci il fisico senza nemmeno un velo della Monica Bellucci di turno? Purtroppo viviamo in un mondo strano dove si trovano persone che si fanno portavoce di ideali su cui poi non riflettono abbastanza. E' normale prendersela con il gay pride nella unica manifestazione annuale e non rivoltarsi contro le QUOTIDIANE allusioni di cui ci bombardano le telvisioni anche e solo per venderci uno yogurt del ca...volo? Poi, infine se mi consenti, è meglio mostrare un gay totalmente nudo che manifestare un ideale di intolleranza e razzismo: nel primo ci sarebbero al limite questioni di forma, nel secondo di SOSTANZA!!!!



Non so se gli attori di quella scenetta, in quella lontana mattina di maggio, si sarebbero mai aspettati una cassa di risonanza così forte. Di sicuro però ha stupito tutti vedere partecipare a quella RAGAZZATA il Dott. Magarelli, non tanto per il ruolo politico (Calderoli, Luxuria, etc. hanno fatto vedere molto di peggio a livello nazionale) ma per l'immagine che fino a quel momento aveva trasmesso. La mia però non è una critica personale all'assessore che resta, senza ombra di dubbio, uno dei pochi dignitosi esponenti della politica locale. Quello che mi preme e dispiace dire invece e che un tema sul quale si dovrebbe accendere un dibattito serio e costruttivo perchè si parla di diritti e doveri delle persone, si è trasformato nell'ennessimo buffo, infelice ed asettico campo di battaglia tra destra e sinistra (o come ho letto sui vari commenti lasciati su quindici "comunisti" e "fasciti" in pieno stile anni'40). Tutti inneggiano alla democrazia ma ognuno sembra voler solo imporre le proprie ideologie e convinzioni con l'auspicio di festeggiare una sterile vittoria politica. Occasioni su cui confrontarsi in futuro non mancheranno di certo ed allora organizziamo incontri fatti per parlare e confrontarsi nel rispetto delle idee di tutti, senza lasciare ingiuriosi e cattivi messaggi su internet come quelli che ho letto nei confronti di Giacomo Rossiello (amico di una vita). Concludo con la mia personale opinione sui DICO, che così come sono (senza adozioni, affidamenti o altri "vagoni") non sono fatti male e andrebbero approvati. Grazie a tutti per l'attenzione.




Mi chiedo e vi chiedo: E' piu volgare la manifestazione durata pochi minuti (per altro civile)fatta da An o la mascherata chiamata GAY-PRIDE che ogni anno si vede per le strade di alcune città italiane? Nella manifestazione di AN non si sono viste persone mezze nude, non si sono visti cartelli o sentite frasi contro qualcosa o qualcuno, ma solo slogan a favore della famiglia tradizionale. Nessuno ha affermato in quella manifestazione che i gay non hanno diritto ad esistere e ben che meno che i gay e le famiglie atipiche, facciano trerrorismo psicologico. Niente di tutto ciò si è visto quel giorno. Mi permetto di sottolineare all'arci gay, che se io fossi gay mi offenderei ogni qual volta vedessi quelle pagliacciate fatte nei gay-pride. Di certo e per fortuna, i gay non sono tutti clown o fenomeni da baraccone: Cecchi Paone, per es. rivendica i suoi diritti con uno stile normale a cui può seguire un dibattito altrettanto civile. Se permette caro vice-presidente, noi di destra abbiamo solo risposto, se pur in piccolo, al vostro modo di chiedere più diritti: se a voi è concessa la pagliacciata del gay-pride, sarà concessa a noi la pagliacciata del finto matrimonio. E sottolineo la parola pagliacciata!!! MA CARO VICE PRESIDENTE, SE IL GAY PRIDE LEI NON LO INTENDE COME UNA PAGLIACCIATA, MA COME UNA GRANDE FESTA IN CUI RIVENDICARE DEI DIRITTI, ALLORA ANCHE LA NOSTRA MANIFESTAZIONE E' STATO UN MOMENTO DI DIVERTIMENTO IN CUI AFFERMARE LA CENTRALITA' DELLA FAMIGLIA. A lei sig. vice-presidente, la facoltà di decidere se la manifestazione della destra è una pagliacciata. Ma non si può giudicare solo in un senso!!! Grazie e gradirei una risposta.

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