“L’amministrazione comunale di Molfetta poco attenta alla salute e alla sicurezza dei cittadini. E i vigili? Chi li ha visti?” Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per segnalare il disinteresse dell’amministrazione comunale di Molfetta per la salute e la sicurezza dei cittadini.
Ecco la sua lettera: «Gentile Direttore,
sono qui a scriverLe per chiederLe di diventare il portavoce di un cittadino ormai sfiancato da una Amministrazione Comunale poco attenta alla salute e alla sicurezza pubblica.
Infatti, per quanto riguarda la salute pubblica fra blatte e sorci a spasso per la città nessuno fa caso a quella che è una emergenza sanitaria mondiale.
Quanti hanno notato che mentre si fa la spesa, eccetto le grandi catene, in nessun negozio viene utilizzata la mascherina? Se in qualche esercizio il titolare è con la mascherina puntualmente sarà sotto il mento o sotto il naso (totalmente inutile in entrambi i casi).
Ovviamente se il gestore del negozio non segue le regole anche i clienti si sentiranno autorizzati a non rispettare alcuna regola in quell'esercizio. Dove sono i controlli che le forze di polizia locale e non dovrebbero effettuare?
Ma adesso Le chiedo se le è capitato di girare per la città (a piedi o in macchina), tutti i bar e simili hanno avuto il permesso di usare il suolo pubblico e fino qui niente da dire, ma a questo spazio concesso ai bar è stato anche concessa la strada dove poter parcheggiare le autovetture dei clienti restringendo ulteriormente la carreggiata?
Possibile che nessuno dell’Amministrazione comunale noti questo e i vigili urbani dove sono? A Molfetta si può camminare per ore senza incrociarne uno!!!
La sola presenza di forze dell'ordine in giro e ben visibili danno alla cittadinanza un enorme senso di sicurezza. Ma perché la nostra bella città deve essere "terra di nessuno”?».
A proposito della polizia locale, il nuovo comandante Aloia ha detto in un’intervista a “Quindici” che riorganizzerà il corpo degli agenti comunali. Finora non si è notato alcun cambiamento. Ma diamogli tempo e fiducia, sperando che possa modificare la situazione. Se non ci riuscirà, saremo i primi a criticarlo.
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