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“IO CAMBIO”.... è caduta nella rete!!! Anche “Quindici” con l'AC nella campagna contro il voto di scambio a Molfetta Appello ai candidati sindaco perché considerino l'associazionismo una risorsa e siano modello di riferimento per i giovani e la città sia la casa del bene comune di tutti i cittadini
13 maggio 2013

MOLFETTA – Continua la campagna contro il voto di scambio promossa dall’Azione Cattolica diocesana alla quale hanno aderito anche l’Associazione culturale “Quindici”, il direttore e la redazione di “Quindici”.
 
«A 30 giorni dall'appuntamento elettorale delle amministrative – dice un comunicato -, sentiamo la necessità come associazioni e movimenti molfettesi di metterci insieme e condividere con l'Azione Cattolica di Molfetta il lavoro svolto in questi mesi con la redazione dei Codici Etici per i partiti e per gli Elettori e con la campagna “IO CAMBIO...il mio voto non lo Scambio!!”.
 
         Vogliamo disegnare insieme le trame di una rete che non serva per imprigionare o circoscrivere, per escludere qualcosa o qualcuno, bensì per dare sostegno e forza ad una idea di città che portiamo nei nostri cuori e che desideriamo realizzare insieme a chi sarà chiamato ad amministrarla nei prossimi anni.
 
         Ci rivolgiamo pertanto ai candidati alla carica di sindaco di Molfetta, innanzitutto perchè guardino all'associazionismo cittadino come una risorsa e una ricchezza straordinaria, come presenza interlocutoria nella pratica amministrativa.
 
         Inoltre vorremmo ricordare loro che, in un momento storico come quello attuale, risulta fondamentale vivere la propria esperienza di politici ed amministratori con particolare attenzione all'etica e alla valenza educativa delle proprie scelte. I cittadini, i giovani soprattutto, hanno bisogno di modelli e punti di riferimento, e lo chiedono in primis a chi amministra.
 
         Chiediamo quindi ai candidati di impegnarsi a fondo contro ogni forma di “voto di scambio” ed in particolare contro la ricerca del consenso dei giovanissimi con variegate forme di compravendita di voti. Chiediamo ai candidati di avvicinare i giovani facendoli innamorare della politica e dell'amministrazione della res publica, della Cosa di tutti.
 
         Ci rivolgiamo ai candidati e ai futuri amministratori di questa città raccontando loro i sogni e i desideri che come cittadini vogliamo contribuire a realizzare per essa:
-         sogniamo una Molfetta amministrata nella legalità e nel rispetto delle regole;
-         sogniamo una Molfetta che sia “laboratorio” di politiche partecipate dai cittadini;
-         sogniamo una Molfetta che sia la casa del bene comune;
-         sogniamo una Molfetta attenta agli ultimi, ai più deboli ed indifesi;
In sintesi sogniamo un una Molfetta bella da vivere ed abitare, un territorio rispettato, valorizzato e promosso, in cui ognuno possa crescere come cittadino, riconoscendosene parte attiva, in cui si possa esprimere e rilanciare insieme la ricchezza culturale che da sempre ha caratterizzato questa città.
 
         Come associazioni e movimenti di Molfetta ci poniamo oggi in posizione di dialogo e di confronto con ogni candidato sindaco chiedendo loro di condividere con noi l'idea e l'attuazione del tipo di città cui aspiriamo. Da parte nostra l'impegno ad interloquire con la politica per il Bene Comune di questa città, non finirà con le votazioni, ma continuerà per l'intero mandato amministrativo. Un dialogo continuo per costruire insieme la nostra MOLFETTA... una MOLFETTA non dei politici, ma dei CITTADINI».
 
                                                                                    
Sottoscrivono il documento:
 
-         Archeoclub d'Italia – Sezione Molfetta
-         Associazione Consortile Polje
-         Associazione culturale “TEATRARTE”
-         Associazione culturale “TEATRERMITAGE”
-         Associazione culturale “TEATRO DEI CIPIS”
-         Associazione culturale “VIA PIAZZA”
-         Azione Cattolica Italiana
-         Casa per la Pace
-         Collettivo teatrale “DINO LAROCCA”
-         Comunità MASCI “Don Tonino Bello”
-         Edizioni la Meridiana
-         FIDAS Molfetta
-         Gruppi Scout AGESCI – Molfetta
-         Il Direttore e la redazione di “QUINDICI”
-         La redazione di MOLFETTALIVE
-         La redazione de “L'ALTRA MOLFETTA”
-         Legambiente – Circolo di Molfetta
-         LIBERA - Presidio di Molfetta
-         MASCI - Comunità Duomo
-         WWF Molfetta
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In questi giorni mi chiedo perchè i Preti/Sacerdoti (Vescovi, Arcivescovi,Cardinali, frati ecc) non sono esodati, licenziati, cassaintegrati o dissocupati. Arrivano tranquillamente a fine mese. Pagano regolarmente le bollette di ENEL,gas e affitto (pochi perchè molti hanno case di proprietà). Possiedono auto medio-alte e non disdegnano indumenti firmati o vacanze all'estero. Qualsiasi entrata monetaria non è contabilizzata. In chiesa “la tariffa” ha preso il posto “dell'offerta”. Esenti da IMU e/o altre tasse. Le donazioni dell'8 per mille senza controllo. Se costruiscono: le associazioni ambientalistche guardano altrove. Nessuno verifica sulle omologazioni delle strutture sportive e non (vero business). In passato l'oratorio (don Bosco insegna) era sinonimo di “raccolta di anime “ dalla strada. Ora si sono trasformati in veri affari senza controllo. Hanno finanziamenti dallo Stato italiano e nessuno spiega in cambio di cosa. Se i martiri sono preti diventano “Santi” se sono militari italiani sono “Eroi”. Costoro non conoscono CRISI ed il loro compito è salvare le anime eppure 2000 anni fà qualcuno disse: se vuoi entrare nel Regno di Dio va e dona tutto.Poi ritorna..(..). Ama il prossimo tuo come te stesso...(...). Non raccogliere oro e tesori in terra perchè la ruggine può distruiggerli..(...). Non ricordo chi disse queste parole. Sicuramente in questi anni è rimasto inascoltato. In nuova vita diventerò Sacerdote,Vescovo e perchè no anche Cardinale: sicuramente aiuterò il prossimo come lo fanno oggi questi signori. Grazie per la pubblicazione

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